AlmaLinux, arriva il supporto commerciale da parte di CloudLinux per l’alternativa a CentOS

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CentOS è sempre stata il riferimento per molte realtà, grandi e piccole, che volevano affidarsi ad una distribuzione quasi uguale a RHEL ma senza dover aver bisogno di una subscription.

Dopo l’annuncio del cambio di rotta di Red Hat, sono state annunciate parecchi “spin-off” per cercare di mantenere la possibilità di avere una simil-RHEL completamente gratuita e supportata negli anni.

Tra queste c’è AlmaLinux, rilasciata in beta alla fine dello scorso marzo, una fork binary-compatible di RHEL 8.3, che supporta anche le migrazioni da RHEL 8.x, CentOS 8.x ed Oracle Linux 8.x.

Ad un mese circa dal suo debutto CloudLinux, che distribuisce AlmaLinux, ha annunciato la possibilità di acquistare un pacchetto dedicato al supporto commerciale che include:

  • aggiornamenti e patch del Kernel e pacchetti core;
  • SLA sulle patch;
  • supporto 24/7;

Ovviamente AlmaLinux include già gratuitamente aggiornamenti/patch ma spesso le aziende hanno bisogno di affidarsi ad un contratto che gli permetta di avere “tutto subito” invece che attendere la community.

Inoltre questa subscription offre supporto mettendo a disposizione tecnici nel caso fosse necessario intervenire sull’infrastruttura ed offre anche consulenza nel caso si vogliano sviluppare prodotti commerciali basati su AlmaLinux.

Stando alle dichiarazioni di Jack Aboutboul, il Community Manager per AlmaLinux, dall’annuncio della disponibilità di questa distro, sono arrivate moltissime idee, sia dalla community sia da diversi vendor per implementare il sistema operativo in progetti molto interessanti. Da qui l’idea di fornire anche supporto commerciale – anche se quasi certamente CloudLinux aveva già messo in conto questa mossa.

Al momento si registrano oltre 20.000 download per AlmaLinux, numero che non include tutte le eventuali migrazioni effettuate via script.

Per una distribuzione uscita in beta un mese fa, sono numeri niente male!

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.

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