Le riflessioni di Paul Cormier, CEO di Red Hat, sullo stato di Linux e dell’OpenSource e Linus Torvalds

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Svoltosi recentemente, l’annuale Red Hat Summit ha portato con se la consueta dose di novità e spunti interessanti che gli sono propri. In particolare nel corso del Keynote da parte del suo CEO, Paul Cormier, sono emerse interessanti riflessioni su “cosa ci vuole” oggi per primeggiare nell’ambito Linux e tecnologie open-source.

In particolare ad essere toccata, racconta ZDNet, è stata la figura del CIO, il Chief Information Officer, ossia il responsabile della gestione, dell’implementazione e dell’usabilità delle tecnologie informatiche all’interno di ogni azienda. Cormier non ha dubbi:

Every CIO needs to be a cloud operator

Ogni CIO ha bisogno di essere un operatore cloud

Più nel dettaglio, il senso del discorso è un invito a non essere agnostici nei confronti delle tecnologie utilizzate e, soprattutto, a guadagnare expertise che consenta di capire come e dove i carichi cloud si muovono all’interno della propria infrastruttura ibrida. Ed il filo conduttore di tutti questi passaggi, manco a dirlo, è Linux, il sistema operativo alla base di tutte le strutture cloud che quotidianamente utilizziamo.

Le riflessioni di Cormier non finiscono qui. Durante la serie di virtual tour che hanno preceduto il summit raccontati sempre da ZDNet, alla diretta domanda su quale fosse la sua opinione in merito al creatore di Linux, Linus Torvalds, Cormier non ha nascosto la sua ammirazione:

Oh, my gosh, where do you start? […] I mean, he’s changed the world. Just his vision of an open operating system. […] It’s not just the operating system that came out of it […] That was the very beginning. Even when we got started with Linux 20-plus years ago, it really wasn’t — it was for hobbyists, but what Linus did was really show the world that open was a better way to develop new innovation

Oh, mio Dio, da dove iniziare? […] Voglio dire, ha cambiato il mondo. Solo la sua visione di un sistema operativo aperto. […] Non è solo il sistema operativo che ne è uscito […] Quello è stato l’inizio. Anche quando abbiamo iniziato con Linux più di 20 anni fa, non era davvero — era per hobbisti, ma quello che Linus ha fatto è stato davvero mostrare al mondo che l’open era un modo migliore per sviluppare nuove innovazioni.

Ed ancora più interessante è la chiosa su quanto Red Hat sia stata influenzata da questo approccio:

And I think where Red Hat took it from there, from an enterprise perspective, we showed the world that we really could run critical enterprise workloads on open source-developed software.

E penso che da lì Red Hat abbia preso il via, con una prospettiva enterprise, mostrando al mondo che si possono davvero eseguire carichi di lavoro aziendali critici su software sviluppato in open-source.

Non c’è da stupirsi quindi quando in conclusione riguardo al padre del Kernel Linux Cormier conclude così:

Linus was really the person that opened the door for everything you’re seeing in cloud computing today, is how I would characterise it.

Linus è stato davvero la persona che ha aperto la porta a tutto ciò che si vede oggi nel cloud computing, è così che lo definirei.

Siamo tutti d’accordo sul fatto che di elogi a Torvalds ne siano sempre, ed a ragione, stati fatti tanti, ma questa attestazione di stima da parte del CEO della prima azienda OpenSource mondiale è certamente qualcosa di cui andare fieri.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

3 risposte a “Le riflessioni di Paul Cormier, CEO di Red Hat, sullo stato di Linux e dell’OpenSource e Linus Torvalds”

  1. Avatar amedeo lanza
    amedeo lanza

    Trovo poco professionale che da parte di qualcuno che conosce bene il mondo GNU/Linux cadere nel più classico luogo comune diffuso tra i profani. Mi sembra che la visione di un ‘sistema operativo aperto’ sia nata prima del kernel quindi certamente il suo contributo è essenziale per l’esistenza del sistema operativo (vedremo mail il kernel GNU ?) ma andrebbe riconosciuto che l’idea iniziale del sistema aperto è di Stallman, indipendentemente dalle polemiche nate attorno alla sua figura in questi ultimi anni.

  2. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Concordo… tant’è che linux è quel che è, perchè GNU era già li bello e pronto… non fosse stato per tutte le sue, diciamo, utilities, gcc in primis, dubito linux si sarebbe diffuso così tanto… anche se a dirla tutta bsd già c’era.

  3. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Bhe… trovo normale l’elogio del ceo di redhat… non fosse esistito Torvalds e Gnu/Linux, lui non sarebbe li a prendere vagonate di soldi, pure di più di Torvalds stesso.

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