Se pensate che Kubernetes sia una tecnologia per “soli addetti ai lavori” non siete lontani dalla realtà. Per complessità di gestione e comprensione generale di tutto quello che c’è alla base del più diffuso orchestratore di container, non è raro trovarsi smarriti. Diverso però è il discorso di comprendere dove Kubernetes viene utilizzato ed in questo caso il video che vi mostriamo è emblematico:
Ad essere intervistata nell’ambito della KubeCon North America 2021, è Ria Bhatia, sviluppatrice per Niantic la compagnia che produce… Pokemon Go!
E come potete afferrare dalle sue parole è molto interessante capire come anche alla base del popolare gioco ci sia l’orchestratore con l’ancora.
When we released Pokemon Go, everything was on Kubernetes
Quando abbiamo rilasciato Pokemon Go, tutto era su Kubernetes
Mica quindi solo alcune parti, ma l’intero ecosistema di uno dei giochi più giocati al mondo è basato su Kubernetes da sempre. E la motivazione quale è stata? Semplicemente la necessità di scalare con rapidità:
We had to scale up really fast, because we got an unexpected amount of player usage — I think it was a really crazy time.
Abbiamo dovuto fare scale up in fretta, perché c’è stato un inaspettato numero di giocatori ad usare – Sono stati tempi folli
E sapete cos’è ancora più interessante? Capire che ogni cliente del gioco ha un cluster individuale dedicato per le sue attività, il tutto per isolare al meglio l’utilizzo.
Insomma, sarà anche un software per addetti ai lavori, ma la prossima volta che scoprite il vostro Pokemon per strada lo saprete per certo: avete usato anche voi Kubernetes una volta nella vita!
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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