Un’importante vittoria della Software Freedom Conservancy per i diritti dell’OpenSource: la GPLv2 è un contratto.

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L’organizzazione non-profit Software Freedom Conservancy (SFC) che si occupa di promuovere e difendere, tra le altre cose, la licenza GPL, ha vinto una mozione presso la corte federale, relativamente ad un’accusa mossa verso l’azienda Vizio, per vedere il caso spostato alla corte federale di Orange County, California.

La storia è raccontata da ZDNet in questo interessante articolo. La SFC aveva accusato Vizio di aver abusato della GPL all’interno del suo prodotto (basato su Linux) chiamato SmartCast OS. Inizialmente l’accusa era stata rigettata da Vizio, la quale contestava alla SFC il diritto di reclamare il codice, che però era GPL.

La contestazione della SFC nasce dal fatto che all’interno del firmware (quindi una porzione di codice chiuso) sono contenute porzioni intere di Linux e del codice sorgente di altri software open-source (come BusyBox, la stessa bash, ffmpeg e via dicendo) distribuiti mediante GPLv2, che quindi danno diritto a tutti (utenti dell’apparato e sviluppatori) di poter modificare, migliorare e condividere il software.

Il direttore esecutivo di SFC, Karen M. Sandler, ha spiegato:

The ruling is a watershed moment in the history of copyleft licensing. This ruling shows that the GPL agreements function both as copyright licenses and as a contractual agreement.

La sentenza è un momento spartiacque nella storia delle licenze copyleft. Questa sentenza mostra che gli accordi GPL funzionano sia come licenze di copyright che come accordo contrattuale

E l’importanza della sentenza è proprio in queste parole. Nella comunità legale del software libero e open-source (FOSS) le persone sostengono erroneamente che la GPL e altre licenze copyleft funzionano solo come licenze di copyright, mentre questa decisione afferma chiaramente che la GPL funge anche da contratto.

La SFC specifica poi di non essere alla ricerca di soldi, ma solo dei sorgenti perché, questa sentenza lo dimostra, la fornitura di questi è parte del contratto GPLv2.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

Una risposta a “Un’importante vittoria della Software Freedom Conservancy per i diritti dell’OpenSource: la GPLv2 è un contratto.”

  1. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    SFC ha ragione… Se usano roba GPL devono mollare i sorgenti. Troppo comodo usare roba pronta, con quella fare i milioni e poi non restituire niente a chi ti ha permesso di fare il tuo business.

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