Per i professionisti il software OpenSource è sicuro e affidabile? Secondo un sondaggio non tutti la pensano così

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Sono sicuro che quanti frequentano questo blog, o perlomeno la stragrande maggioranza, alla domanda “ma il software open-source che tu usi è sicuro ed affidabile?” risponderebbero un “sì” molto deciso. Vuoi perché l’esperienza parla da sé, vuoi perché il successo stesso dell’open-source è basato proprio sulle fondamenta della sicurezza e dell’affidabilità.

Stupisce quindi leggere i risultati di questo sondaggio di cui parla The New Stack, dal titolo The 2022 Open Source Software Supply Chain Survey Report ed effettuato dal provider di soluzioni open-source Tidelift.

Il risultato della domanda presente nel titolo mostra come, in fondo, gli operatori del settore non sono poi così convinti della qualità del software open-source. Poco più del 61% degli intervistati ha affermato di essere “in qualche modo” soddisfatto delle tecnologie open-source adoperate.

Ecco una fotografia del risultato:

Come si vede la “diffidenza” riguarda in maniera sensibile le grandi aziende, ed un altro dato ad essere particolarmente interessante è la somma delle percentuali tra i “non molto confidenti” e quelli che non lo sono per nulla, in particolare sempre sulle grandi aziende: a conti fatti si tratta del 26% degli intervistati!

Ora, è chiaro come una rondine non faccia primavera, anche perché il campione per quanto vasto rimane ad esempio limitato solo gli Stati Uniti, ma il dato è sicuramente interessante. Di buono c’è il trend, il fatto cioè che in tutti gli ambiti la tendenza sia verso la fiducia, piuttosto che il contrario.

Rilanciamo quindi anche qui la domanda: voi del software open-source che usate… Vi fidate?

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

4 risposte a “Per i professionisti il software OpenSource è sicuro e affidabile? Secondo un sondaggio non tutti la pensano così”

  1. Avatar Kiko_fire_ram
    Kiko_fire_ram

    L’affidabilità e la sicurezza di un software spesso dipendono anche dalla loro buona configurazione e amministrazione. Purtroppo c’è da dire che il software open non è sempre semplice da configurare e gestire se non si hanno le adeguate competenze nonché esperienza. Il che può dare adito successivamente a problemi. Mentre il software closed è spesso più accessibile e quindi ben gestibile. Penso possa essere questa una delle cause del risultato

  2. Avatar BlaBla
    BlaBla

    Andiamo nelle grandi aziende a volte c’è gente convita che Linux + apache sia usato a malapena in qualche web server a basso costo tirato su da qualche nerd e che il mondo vada avanti grazie a windows da gente talmente fuori dalla realtà che parere ti devi aspettare rispetto qualcosa che non conoscono per niente? E comunque i loro pareri non cambiano niente, ormai Linux è affermato e domina la scena e da lì non lo togli, non esistono altri sistemi che possano fare quella che fa Linux… Basta immaginare una realtà come Facebook a dover girare su server Windows haha… Impossibile anche solo nella teoria

  3. Avatar Rickyx
    Rickyx

    Sarebbe bello proporre di completare il sondaggio con la visione opposta:
    “Ma il software closed-source che tu usi è sicuro ed affidabile?”

  4. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Mah, io prenderei con le pinze queste statistiche. E’ un indagine tarata sugli Usa, dove, per ragioni talvolte patriotiche, si preferisce software usa e quindi Microsoft. C’è poi da considerare che le grandi aziende preferiscono il closed per i vari contratti di assistenza etc. che preferiscono avere in outsourcing piuttosto che gestire un reparto interno, e così via.
    E comunque il sondaggio dovrebbe essere posto anche al contrario, ossia quanto ritieni sicuro il closed.
    Sicuramente lo è sull’usabilità nel senso che anche chi ha competenze medio-basse è in grado di fare qualcosa. Non sarei poi così sicuro sia più completo, sicuro e personalizzabile di un equivalente open.

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