Potere dell’open-source: la community Ruffle sta ancora mantenendo un emulatore di Adobe Flash

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Tecnologia dominante nei primi anni 2000, dove chi non aveva un sito basato su di essa era un poveraccio, centro nevralgico dei videogiochi online della prima ora, (Macromedia) Adobe Flash è passata dalle stelle alle stalle relativamente in poco tempo.

Le enormi problematiche di sicurezza, unite alla necessità di un player che ne consentisse l’esecuzione ne hanno decretato dapprima l’allontanamento e poi l’abbandono anche da Adobe stessa, che di fatto l’aveva creata ed imposta sul mercato.

Il problema di queste tecnologie legacy rimane comunque nel fatto che, nonostante vengano considerate dai più come dimenticate, in realtà persistono in diversi ambiti, troppo pigri per evolversi o banalmente impossibilitati a farlo, magari perché essi stessi sono stati abbandonati dai loro creatori, eppure vengono ancora usati da qualcuno.

Chi quindi può pensare di fornire supporto a situazioni simili se non le community open-source? Il caso specifico riguarda proprio il progetto Ruffle, nato per emulare Adobe Flash player e far sì che chi ha esigenze come quelle che abbiamo descritto possa continuare ad essere operativo.

Del progetto ne racconta Phoronix che facendo riferimento al recap annuale pubblicato sul blog del progetto illustra come Ruffle supporti le principali funzionalità di Flash Player, e sia più che mai attivo:

  • Il linguaggio ActionScript 3 è cresciuto dal 60% al 75%
  • Le ActionScript 3 API sono cresciute dal 60% al 68% (ed all’inizio del 2023 erano solamente al 25%)
  • Sono state effettuate 852 merge da ben 43 persone (e 3 bot)
  • Sono state chiuse 1,288 issue

Insomma, un cammino di tutto rispetto per un player che supporta video FLV, una UI per il desktop ed il supporto ai socket.

Obiettivo finale? Ma è semplice, vedere questo genere di miglioramenti:

Non sentivate tutti la mancanza di… Ninja Painter?

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

5 risposte a “Potere dell’open-source: la community Ruffle sta ancora mantenendo un emulatore di Adobe Flash”

  1. Avatar Kib
    Kib

    Il gioco non lo conoscevo e ritengo sia uno sforzo inutile di persone che sicuramente potrebbero dare un valido contributo in altri progetti magari ancora attuali.
    Un po’ come ReactOS anche se sicuramente quello è un progetto con una certa validità

  2. Avatar Raoul Scarazzini

    Croce e delizia dell’open-source, è come quando agli U2 al Popmart tour hanno chiesto “perché mettere un limone gigante in centro allo stadio che si apre?” e loro hanno risposto… Perché no?

  3. Avatar JaK
    JaK

    In realtà il suo uso lo ha per motivi “storici”.

    Molti giochi e software non hanno più la loro architettura, pensa al Commodore-64 o alle vecchie console come il Sega Mega-Drive o lo SNES.

    Il fatto che esistano emulatori permette di non perdere questi software che, nonostante l’età, sono ancora validi e che, convertiti da zero, richiederebbero molto (ma MOLTO) più tempo.

    E, chiariamoci: non sto parlando di programmi come un kernel, un server o un client di posta, dove il software deve essere aggiornato per motivi di sicurezza.

  4. Avatar Kib
    Kib

    Per quello scopo ormai esistono i sistemi di virtualizzazione che permettono una volta migrato OS scelto di supportare al 90% qualsiasi dispositivo/applicativo ci girasse.
    Il porting open source di singole applicazioni/librerie Legacy/storiche ormai è semplicemente un hobby un po’ come il restauro ma senza una vera utilità

  5. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    trovo anch’io, che sia una perdita di tempo, però non posso certo dire alla gente come usare il proprio tempo libero… d’altronde loro potrebbero dire lo stesso di me, per come uso il mio.

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