Una interessante retrospettiva sulla Linux Foundation ed il mondo open-source di Jim Zemlin, suo storico executive director

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Jim Zemlin c’era dall’inizio nella Linux Foundation, talmente all’inizio che non si chiamava nemmeno così, e le sue parole, riportate nell’intervista pubblicata su ZDNet, sono una retrospettiva interessante in merito al perché la fondazione è nata e quali siano oggi i suoi obiettivi, oltre a quale sia oggi lo stato del mondo open-source.

Nel 2007, racconta Zemlin, l’obiettivo era uno ed uno soltanto, ossia provocare Microsoft per cercare di scatenare una reazione che desse visibilità a Linux:

I spent most of my time criticizing Microsoft, talking about how much better open systems were than closed ones, I didn’t really think that we could kill Microsoft. We were trying to create the perception of a two-horse race between Microsoft and Linux.

Ho speso la maggioranza del tempo a criticare Microsoft, parlando di come i sistemi open fossero meglio di quelli closed, ma non pensavo saremmo mai riusciti ad uccidere Microsoft. Però stavamo cercando di creare la percezione di una gara a due tra Microsoft e Linux.

E le cose si misero subito bene, poiché le sparate di Steve Ballmer, al tempo CEO di Microsoft, garantirono una visibilità insperata:

it was so fun to make fun of Microsoft, they certainly helped us out with all their fear-mongering of Linux. When Ballmer was talking about Linux as a cancer, that was great. It was free publicity. He was the Goliath to our David.

era divertente prendere in giro Microsoft, e loro sicuramente ci hanno aiutato con la loro demonizzazione di Linux. Quando Ballmer parlò di Linux come un cancro fu grandioso. Era pubblicità gratuita. Era Golia contro Davide, che eravamo noi.

Altro passaggio interessante quello relativo a Solaris:

There’s a theory that if Sun had open-sourced Solaris sooner, and had leaned into that technology, Linux wouldn’t be the success that it is today.

C’è una teoria secondo cui se Sun avesse reso open-source Solaris prima, entrando quindi in quella tecnologia, Linux non avrebbe il successo che ha oggi

Vero? Falso? Difficile dirlo, ma un dato oggettivo c’è: di OpenSolaris oggi non parla più nessuno.

La parte forse più interessante di tutta l’intervista rimane la rappresentazione del quadro generale delle cose. In particolare da dove la Linux Foundation è partita e come si è evoluta. All’inizio infatti l’unico progetto promosso era Linux (del resto nomen omen), ma ben presto molti altri se ne aggiunsero, a partire da OpenDaylight, una piattaforma per la SDN (Software Defined Networking) che al tempo rappresentava la tecnologia emergente in ambito reti gestite via software.

L’opportunità di sponsorizzare e promuovere OpenDaylight portò così all’apertura verso altri software open-source, che culminò nel 2014 nell’incontro con Brian Stevens, CTO di Google, il quale voleva rendere open-source un certo software che venne chiamato… Kubernetes (in Google si chiamava originariamente Borg) e che permise l’esplosione di quella che oggi tutti conosciamo come CNCF (Cloud Native Computing Foundation), il cui numero di progetti oggi coperti si attesta altre gli ottocento.

Mica male, per della gente che ha iniziato a strillare a lato della strada “Linux è meglio di Microsoft!”.

Ed infatti alla luce di tutto quanto raccontato la chiosa finale è poi qualche cosa su cui tutti noi da tempo ci interroghiamo, dove “noi” si riferisce a quanti l’epoca di Zemlin l’hanno vissuta in prima persona:

What’s crazy is, now, all these years later, Microsoft is a prolific contributor to open source, and they’ve based a huge part of their business on open-source technology.

Quello che è folle è che oggi, tutti questi anni dopo, Microsoft è un prolifico contributore open-source e buona parte del loro business è basato su tecnologie open-source.

E su questo penso che nessuno abbia alcunché da ridire.

Folle, ma in un certo senso anche bello.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

2 risposte a “Una interessante retrospettiva sulla Linux Foundation ed il mondo open-source di Jim Zemlin, suo storico executive director”

  1. Avatar Black_Codec

    Su tutti i punti, ma soprattutto su Solaris, sono pienamente in accordo… Sun fu troppo “gelosa” del suo os ma avrebbe veramente “spaccato” secondo me anche in ambito desktop.

  2. Avatar Raoul Scarazzini

    Io invece penso che sarebbe andata così anche con Solaris open. La forza di Linux è da sempre stata il suo essere accessibile e compatibile a chiunque avesse un ambiente x86, oltre che ad essere open dal giorno 0. Ma è chiaro che non si potrà mai avere la controprova.

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