Paul Cormier, storico CEO e presidente di Red Hat, va in pensione, e con lui un pezzo di storia dell’open-source

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Quando si scrivono frasi come “lui c’era dall’inizio” si ha quasi sempre l’impressione di sovrastimare un poco, enfatizzando situazioni non del tutto corrispondenti alla realtà, ma nel caso della persona di cui raccontando oggi non c’è alcuna esagerazione.

Paul Cormier, quando Red Hat ha iniziato ad assumere le connotazioni di azienda enterprise, era presente ed il fatto che la scorsa settimana ne sia stato annunciato il pensionamento (o retirement, come dicono negli Stati Uniti) è certamente una notizia di grande rilievo.

In un lungo e dettagliato post sul blog pubblico di Red Hat, Matt Hicks, attuale CEO dell’azienda dal cappello rosso subentrato proprio a Cormier nell’estate del 2022, ha riassunto la lunga storia redhattiana del suo predecessore, con delle parole che inorgoglirebbero chiunque:

I can sum up his tenure very simply – Paul Cormier is Red Hat.

Posso sintetizzare la sua figura in maniera molto semplice – Paul Cormier è Red Hat.

E scusate se è poco.

Ed infatti non lo è, anche perché basta dare un’occhiata alla storia ultra ventennale di Cormier – cominciò in Red Hat ventiquattro anni fa, nel 2001 – per rendersi conto di come non sia cosa da tutti i giorni.

Hicks ripercorre per così dire i pillars del pensiero di Cormier, che hanno diretto la modalità con cui Red Hat stessa ed i suoi prodotti e servizi sono stati sviluppati nel corso degli anni, da quel Work for the future you want (lavora per il futuro che vuoi) che ne sottolinea il costante invito alla lungimiranza, al Take risks and trust your gut (Prenditi i rischi e fidati dell’istinto) che ne identifica la centralità ad esempio nella scelta del modello a subscription di Red Hat che ne ha decretato il successo planetario fino a quel We’re stronger together (Siamo più forti insieme) che è stato (e chissà se è ancora) il mantra di chi lavora in Red Hat.

Hicks di certo è la persona più indicata per parlare di Cormier, forte dei suoi quindici anni di lavoro in affiancamento che lo hanno portato ad “imparare il mestiere” ed a vivere esperienze centrali come l’acquisizione da parte di IBM, in cui Cormier ha avuto un ruolo chiave e che rimane, ad oggi, la più grossa operazione finanziaria della storia dell’informatica.

Ciliegina sulla torta, e questione molto, molto statunitense, l’istituzione di un premio intitolato a Cormier. Infatti il “Red Hat Chairman Award“, premio dedicato a quanti si distinguono per contributi all’interno di Red Hat, verrà chiamato a partire dal 2025 il “Paul Cormier Trailblazer Award“.

Insomma, un pezzo importantissimo di storia di Red Hat si ritira e noi ci uniamo alle celebrazioni, augurando il meglio a Paul Cormier.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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