Ubuntu utilizzerà l’ultima release disponibile del Kernel Linux, anche se questa sarà una release candidate

Con un post all’interno della propria piattaforma Discourse, Canonical ha annunciato un cambiamento decisamente importante nella gestione delle release dei Kernel Linux inseriti all’interno di Ubuntu.

Confrontando infatti le modalità con cui le release upstream sono gestite dal team guidato da Linus Torvalds per il Kernel Linux e come invece internamente Ubuntu (ma in generale tutte le distribuzioni) utilizzi quella che è definita una time-based release, è stato deciso che per favorire l’operatività ed il mantenimento nel lungo termine dei Kernel ad essere inclusa in Ubuntu Linux sarà la versione upstream disponibile al momento della produzione della release.

La nuova politica che il CKT (Canonical Kernel Team) adotterà fornirà quindi agli utenti le ultime novità in fatto di funzionalità e supporto hardware e, sorprendentemente, distribuirà l’ultima versione disponibile del kernel Linux upstream alla data di congelamento della release di Ubuntu specificata, anche se l’upstream è ancora in stato di Release Candidate (RC).

Per spiegare dove sta il problema attuale ed il perché della scelta l’articolo fornisce questo grafico:

Qui vediamo il ciclo che porterà alla produzione di Ubuntu 24.10, in uscita ad ottobre. Al momento la release stabile del Kernel è la 6.10, ma è già in elaborazione la 6.11 con diverse release candidate ed in prossimità di ottobre ci sarà già la 6.12.

Quindi il CKT è sempre di fronte al dilemma di includere in Ubuntu un kernel upstream di 2-3 mesi che probabilmente verrà sostituito alla data di rilascio o in prossimità di essa, oppure di abbreviare il periodo di qualificazione per raggiungere la data di rilascio, diminuendo la fiducia nella stabilità, oppure di modificare la data di rilascio di Ubuntu.

Da qui la scelta di tagliare la testa al toro, scegliendo la release che al momento del rilascio sarà presente, fosse anche in release candidate.

La scelta ovviamente è stata ponderata nella sua interezza, valutando pro e contro e nulla vieta come possa essere rivista nel futuro, ma ad ogni modo appare sensata. Abbiamo già parlato di come Linus Torvalds utilizzi egli stesso l’ultimo Kernel disponibile ed il ragionamento fa il paio con quanto discutevamo molto tempo fa a proposito delle distribuzioni stabili o super aggiornate.

Tutto dipende dalle esigenze, e certamente la scelta di Canonical di far partire questo nuovo corso con una versione che non sarà LTS (Long Term Support) non è casuale, correzioni saranno infatti sempre possibili.

Una cosa è certa: chi sceglierà di usare Ubuntu 24.10 avrà l’ultimo Kernel disponibile in quel momento, più aggiornati di così non si potrà essere.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

8 risposte a “Ubuntu utilizzerà l’ultima release disponibile del Kernel Linux, anche se questa sarà una release candidate”

  1. Avatar Alessandro Scarozza
    Alessandro Scarozza

    allineare le release di ubuntu con le release del kernel era impossibile è , vero canonical ??

    da storico utente ubuntu rimango sempre più allibito dalle scelte "recenti" di canonical

  2. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    mah… io da un paio d'anni l'ho mollata, e sono tornato a debian vanilla… Non che abbia mai abbandonato Debian, ma in alcuni casi ho anche installato Ubuntu… ma visti gli ultimi casini, compreso snapd su server, e altre "cosucce", ho deciso di non usarlo più.

  3. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Canonical ha perso la bussola ormai. Dove lavoro io integriamo nelle nostre macchine alcuni componenti hardware che fanno girare una piattaforma Ubuntu PRO, per carità certe politiche vanno bene a livello aziendale ma ormai con il mondo terra terra degli utenti normali loro ormai ci azzeccano poco

  4. Avatar Alessandro Scarozza
    Alessandro Scarozza

    Da utente Ubuntu dal 2006 sono passato a Debian da qualche anno

  5. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Usato Ubuntu dal 2004 al 2006/7 (non ricordo). All'inizio era comodo perché avevo una maledetta Intel 3945 che richiedeva driver non-free e Ubuntubai tempi era l'unica che "si turava il naso e chiudeva due occhi" e permetteva tutto funzionante out-of-the-box mentre altre dietro si perdevano in sofismi inutili e avevi mezzo PC che non veniva riconosciuto. Poi si sono fatti prendere……Unity, Compiz e chi ne ha più ne metta…..porcherie su porcherie pur di distinguersi, peccato che molti sono migrati a Mate e MX e ciao ciao

  6. Avatar Alessandro Scarozza
    Alessandro Scarozza

    ai tempi di Unity utilizzavo ubuntu gnome remix, poi sono passati a customizzare gnome e il flavor gnome vanilla è morto, e per un po di tempo me lo sono creato a manina.
    il passaggio l’ho fatto quando ci sono incrociate 2 cose: da una parte ubuntu che pushava snap, dall’altra debian che ha integrato i driver/firmware closed nell’installer, e l’integrazione di sudo

  7. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Se Debian fosse stata meno talebana soprattutto all' inizio avremmo l'80% in meno di fork pubblicati…. Certo il filone del "devo avere un desktop bello come Mac" sarebbe nato comunque, ma Debian sarebbe stato molto più popolare anche perché da sempre funziona bene e senza problemi

  8. Avatar Alessandro Scarozza
    Alessandro Scarozza

    verissimo

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