Al termine di quella che potremmo definire una diatriba ultra decennale a proposito della propria inclusione, le patch PREEMPT_RT, create e manutenute dal progetto Real Time Linux, saranno incluse all’interno della prossima release del Kernel Linux, la 6.12.
L’ingresso nella mainline del Kernel costituisce una notizia proprio per il tempo che ha richiesto. Come racconta ZDNet, il dibattito intorno a questa inclusione va sostanzialmente avanti dal 2005.
Ma partiamo dall’inizio: in cosa consiste Real Time Linux?
Real-Time Linux (RTL) è una versione del kernel Linux ottimizzata per garantire la capacità di un sistema di rispondere a un evento o completare un’operazione entro un intervallo di tempo predefinito e garantito, attraverso una patch denominata PREEMPT_RT.
Questa patch permette la così detta preemption completa dei processi, riducendo la latenza e assicurando che operazioni critiche siano eseguite entro intervalli di tempo prevedibili. È usato in applicazioni dove i tempi di risposta sono cruciali, come sistemi embedded, automazione industriale e dispositivi medici.
Il progetto Real Time Linux è stato creato proprio con lo scopo di aiutare a coordinare gli sforzi per inserire nella mainline del Kernel Preempt RT e garantire che i manutentori avessero la possibilità di continuare a sviluppare, ottenere supporto a lungo termine e continuare a fare ricerca nell’ambito del Real Time.
Ogni distribuzione ha sempre avuto l’opzione per installare dei Kernel che avessero inclusa la patch, che da sempre quindi è stata un’entità “esterna”. Quel che oggi è cambiato, o meglio che cambierà con Linux 6.12 è che tutto questo sarà “incluso nel prezzo” di un Kernel standard.
Sia chiaro: se siete utilizzatori desktop questa cosa non vi cambierà in alcun modo la vita, poiché il genere di applicazioni che richiede questa funzionalità è completamente out-of-scope rispetto ad un utilizzo quotidiano ed anzi, attivare la PREEMPT_RT su un laptop potrebbe portare a seri problemi di gestione risorse.
L’articolo di ZDNet cerca anche di sondare i motivi in merito al perché il supporto ci ha messo così tanto ad essere incluso e questi sono molteplici: il codice (con alcune problematiche tecniche di inclusione), la politica in generale (a preoccuparsi del real time erano davvero in pochi) e, senza grosse sorprese, i fondi in merito agli sviluppi (che son sempre stati pochi).
Da qui i vent’anni circa che sono stati necessari.
A partire dal Kernel 6.12 non ci saranno più scuse: quel laser per le saldature industriali che avevate comprato per pure diletto e vi siete dimenticati in cantina dovrà essere rispolverato!
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
Lascia un commento