Torvalds e Kroah-Hartman in coro: Rust nel Kernel Linux continuerà ad essere promosso e implementato!

Nuova puntata nella lunga vicenda dell’adozione di Rust come nuovo linguaggio di sviluppo del Kernel Linux che stiamo raccontando in questi mesi. Dopo l’aspra presa di posizione da parte di Christoph Hellwig che si era opposto con fermezza all’utilizzo di Rust nel suo ambito di sviluppo, ossia il kernel/dma, e dopo le dimissioni di Hector Martin da sviluppatore Rust e project lead per Asahi Linux, che contava molto sull’integrazione del linguaggio, sono scesi in campo i pezzi grossi.

L’importante chiarimento in merito alla direzione del progetto Linux arriva infatti da parte di Linus Torvalds, il suo creatore, e Greg Kroah-Hartman, il maintainer della versione stable.

In ordine di tempo è stato prima Kroah-Hartman in un messaggio alla lista del Kernel a sottolineare la volontà di mantenere la scelta fatta, pur comprendendo le eventuali difficoltà che questa può portare ai maintainer (considerato che lui stesso è uno dei maintainer con il carico di lavoro più importante), ciononostante l’idea è chiarissima:

We’ve got to keep pushing forward when confronted with new good ideas, and embrace the people offering to join us in actually doing the work to help make sure that we all succeed together.

Dobbiamo continuare a spingere avanti quando ci troviamo di fronte a nuove e buone idee, accogliendo le persone che vogliono unirsi a noi e facendo il lavoro necessario a far sì che tutti insieme abbiamo successo.

Gli ha fatto eco poche ore dopo anche Torvalds, il quale ha risposto con una lunga mail a tutte le perplessità ed alle prese di posizione di Hellwig, il quale lo aveva coinvolto in prima persona durante la discussione con Martin che citavamo in apertura.

Il creatore di Linux ha rivelato di aver atteso che la questione si risolvesse nel lungo thread originale, ma non vedendo nessuno arrivare ad un dunque, ha pensato bene di chiarire il suo punto di vista che, oltre ad essere quello dell’intero progetto – poiché è lui a decidere -, fa eco alle parole di Kroah-Hartman riportate sopra.

Il problema sollevato da Hellwig faceva riferimento ai binding del codice DMA da esso prodotto con il resto del codice Rust, ed a come egli non volesse alcun tipo di interazione con codice Rust. A proposito di questo Torvalds la rende semplice:

Honestly, what you have been doing is basically saying “as a DMA maintainer I control what the DMA code is used for”.

And that is not how any of this works.

What’s next? Saying that particular drivers can’t do DMA, because you don’t like that device, and as a DMA maintainer you control who can use the DMA code?

That’s literally exactly what you are trying to do with the Rust code.

Sinceramente, quello che hai fatto è stato dire “come maintainer di DMA controllo per cosa viene usato il codice DMA”.

E non è per niente così che funziona.

Cosa ci sarà dopo? Dire che un particolare driver non deve fare DMA perché a te non piace quel device e, come maintainer DMA, tu controlli chi può usare il codice DMA?

Questo è letteralmente quel che stai cercando di fare con il codice Rust.

Quindi, se anche Martin era stato criticato per il suo atteggiamento non propriamente collaborativo, anche Hellwig – di cui Torvalds dice di stimare le competenze tecniche – viene criticato apertamente, dimostrando come in questo progetto non si fanno sconti a nessuno.

Quindi, a dispetto delle preoccupazioni emerse nell’ultimo periodo nella community Rust, la conclusione del messaggio riporta allo spirito collaborativo evocato da Kroah-Hartman e forse è la cosa che tutti dovremmo cercare di fare nostra: non tutto è bianco o nero, le collaborazioni migliorano trovando i migliori compromessi a beneficio dell’evoluzione tecnologica.

Amen.


Update 26/02/2025 – 10:30: è notizia recente l’abbandono del ruolo di maintainer del codice DMA da parte i Hellwig, il quale rimane comunque maintainer degli altri ambiti del Kernel Linux di cui era responsabile, ma nessuno sa per quanto.

A “firmare” la patch, oltre allo stesso Hellwig, anche Linus Torvalds, il quale conferma la direzione data nell’articolo riportato qui sopra.

Curioso il fatto che l’ultimo mese ha visto dimissioni sia da parte di promotori che da parte di oppositori di Rust, a dimostrazione del fatto che lavorare nel Kernel non deve essere affatto facile.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

7 risposte a “Torvalds e Kroah-Hartman in coro: Rust nel Kernel Linux continuerà ad essere promosso e implementato!”

  1. Avatar far5893
    far5893

    Stanno invecchiando tutti, e quando si invecchiano deventano irascibili e poco aperti alle novità, sarà una bella gatta da pelare il ricambio generazionale dei mantainer, oltre alla necessita' di spostare le fondazioni fuori dalla legislazione USA.

  2. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    vuoi vedere che tutto sto' casino e' nato dalla solita voglia di fare le primedonne di un po tutti gli attori coinvolti ?

  3. Avatar Roberto Rossi

    Non mi pare ci sia nulla di strano in ciò che sta accadendo. Mi sembrano le normali dinamiche che si possono trovare in moltissimi "gruppi di lavoro". Punti di vista differenti che si confrontano.
    Per quanto riguarda Rust…
    Rust porterà dei miglioramenti? Sicuramente si. Rust porterà dei problemi? Certo che si.
    Bisognerà poi vedere se, sul medio/lungo periodo, i vantaggi saranno più o meno degli svantaggi.

  4. Avatar Raoul Scarazzini

    @robertorossi73:disqus sarebbero normali dinamiche se, al termine della discussione, la squadra di lavoro rimanesse la stessa, ma in questo caso ci sono state dimissioni, sia tra chi sosteneva Rust sia da chi non lo faceva, e questa no, non è una normale dinamica.
    Se ogni vicenda tecnica porta ad un riassetto della squadra operativa qualcosa di anomali c'è.

  5. Avatar Roberto Rossi

    @pensavodiavercapito:disqus E perchè mai? L'introduzione di Rust in un contesto come quello di Linux non è una cosa da poco, non è un "dettaglio". Inoltre nessuno può, o deve, essere costretto ad accettare scelte che non condivide, soprattutto se queste scelte sono tanto rilevanti. Qui non stiamo parlando di una formalità, parliamo dell'introduzione di qualcosa che poi Linux si porterà dietro per un lungo periodo. Qualcosa che, tra l'altro, non ha ancora dimostrato la sua reale validità, è pura teoria. Se il sig. Hellwig ritiene che Rust sia un problema, grave e reale, fa benissimo ad opporsi come può. Se poi le sue posizioni lo porteranno ad un cambiamento di ruolo o di lavoro, non ci vedo nulla di anomalo. Cambiamenti radicali come quello in atto hanno sempre delle conseguenze. Dalle mie parti ha sempre funzionato cosi, se un team di sviluppo non condivide le scelte fondamentali che vengono fatte è giusto, direi doveroso, che cambi.

  6. Avatar Raoul Scarazzini

    La radicalità che descrivi è il motivo per cui la situazione è tutto fuorché normale amministrazione.

    Ci sono tanti problemi di cui la questione Rust è solo la somma. Il ricambio generazionale, le dinamiche interne al progetto, i nuovi linguaggi, la leadership di Torvalds… È una fase cruciale che definirà il futuro di Linux, non è per nulla normale.

  7. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Altrove qualcuno ha fatto cenno anche a motivi di visone puramente politica relativamente alle persone che hanno abbandonato.
    Che la community Open Source sia sempre stata pendente da una parte questo lo sanno anche i sassi, evidentemente qualcuno era più pendente di altri e oltre a motivazioni prettamente tecniche ci sono anche dissidi politici di mezzo

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