ILS e FSFE lanciano Refund4Freedom, campagna per il diritto di scelta del sistema operativo

Refund4Freedom Kick-off!

Tutti gli utenti iscritti alla mailing list della Free Software Foundation Europe (FSFE) la scorsa settimana hanno ricevuto una mail relativa ad un importante evento online che si svolgerà il 29 maggio.

Tema della comunicazione è Refund4Freedom, una nuova campagna che la Italian Linux Society (ILS) ha lanciato supportata dalla FSFE che, citiamo:

Difende il tuo diritto di scegliere il sistema operativo e ottenere il rimborso per i software preinstallati che non utilizzi

L’evento si intitola “Refund4Freedom Kickoff” e si svolgerà per l’appunto il 29 maggio dalle 19:00 alle 20:30, in forma gratuita, ed è possibile iscriversi qui: https://pretix.eu/fsfeItaly/refund4freedom/.

La campagna ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui diritti di chi acquista un nuovo computer, e si basa su tre richieste fondamentali:

  1. Nessun software imposto.
  2. Prezzi trasparenti (software e hardware).
  3. Rimborsi semplici e senza ostacoli.

Diritti più che legittimi per chi ha sempre usato sistemi liberi come Linux, come praticamente tutti i lettori di Mia Mamma Usa Linux.

Refund4Freedom materializza tutto questo, e se fino a qualche tempo fa questo tipo di iniziativa poteva sembrare “una fra le tante” e, soprattutto, una campagna dagli intenti nobili, ma con poche speranze di essere realizzata, i tempi paiono invece molto maturi per un cambiamento effettivo.

Ricorderete certamente la notizia che abbiamo raccontato a fine aprile, a proposito dei PC Lenovo: è infatti possibile già oggi acquistare hardware senza un sistema operativo preinstallato, selezionando la scelta alla sezione apposita.

Il fatto che un vendor come Lenovo abbia compiuto una mossa simile è rappresentativo di come le cose stanno cambiando in questo aspetto del mercato.

Tanto ancora c’è da fare, ma è indubbio come iniziative come Refund4Freedom possano servire a convincere anche gli altri produttori rimasti, i quali potrebbero offrire opportunità simili ai propri clienti.

Partecipate numerosi!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

10 risposte a “ILS e FSFE lanciano Refund4Freedom, campagna per il diritto di scelta del sistema operativo”

  1. Avatar Massimo Luciani

    Secondo me il problema principale rimane l'utente quadratico medio. Anche ai tempi in cui reinstallava Windows ogni 6 mesi si rifiutava di considerare qualsiasi alternativa e parlo di utenti che non hanno bisogno di software particolari che non sono disponibili per Linux.

    Nonostante il mio pessimismo, accolgo con piacere qualsiasi campagna di questo tipo!

  2. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    robe gia' viste durante gli eroici anni '90… non portarono a nulla allora e non porteranno a nulla oggi.
    L'utente medio e' conservatore. Non vuole cambiare. Migliore o no, vuole continuare ad usare windows e office perche' sa usare solo quello e gli basta. Vuole continuare ad attaccarci la periferica che ha comprato al supermercato ed aspettarsi di farla andare (in qualche modo).

  3. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    concordo

  4. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Nessun software imposto-> sacrosanto, ma il problema è che non puoi vendere un "oggetto tech" senza un sistema operativo, non stiamo parlando di lettore VHS o walkman analogici

    Prezzi trasparenti-> piacerebbe anche a me ma lo ritengo utopistico. Troppi accordi commerciali, troppi scambi e troppi interessi di marketing. Irrealizzabile a parere mio oltre al fatto che aziende come quelle Tech che hanno EBIT degni di una farmaceutica mai ti daranno gli strumenti per farsi fare i conti in tasca

    Rimborsi semplici e senza ostacoli-> altra utopia. Forse potrebbe funzionare per pochi richiedenti ma su media/larga scala la vedo molto problematica

    Detto ciò io creo che i tempi comunque siano cambiati, anche solo 25 anni fa Windows non era solo il SO ma l'interfaccia per eccellenza per utilizzare una macchina informatica, oggi? Oggi abbiamo due grandi vantaggi: che Windows non è piùù l'unico SO che dobbiamo usare in quanto il mondo mobile ha scardinato il paradigma e sopratutto i dati oggi sono molto più decentralizzati rispetto al passato (cloud o NAS casalingo) permettendo di essere meno legati al SO della singola macchina

    Il vero problema resta Office in quanto le alternative libere si sono forse all'altezza nell'utilizzo ma non come interoperabilità

  5. Avatar acu
    acu

    Non sono del tutto d'accordo. Il fornitore della mia macchina deve essere libero di stringere gli accordi commerciali che vuole per vendere la sua macchina e venderla come a lui conviene o come lui crede debba essere venduta. Per adesso mi reputo liberista oltre che liberale.
    Io uso solo GNU/Linux, ma vedo che ultimamente c'è molto fanatismo in alcune comunità.

  6. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Esistono le vie di mezzo e ciò poter lasciar scegliere, ma questo potere di scelta verrebbe usato davvero solo da una piccola minoranza di utenti perchè, si sa, il 95% di chi usa un PC o un oggetto elettronico semplicemente si accontenta di quello che c'è su quando lo tira fuori dalla scatola oppure semplicemente per moda ("mi hanno detto che Chrome è il meglio del meglio del meglio")

    Per come la vedo io è molto semplice: i linux user hanno il loro OEM oggi e si chiama Framework laptop, se vuoi scegliere di non avere Windows o di aver lo a pagamento questa è la scelta più sensata senza andare su micro-aziende che rimarchiano a carissimo prezzo telai Clevo (vedi i vari Tuxedo, Novacustom ecc ecc….)

  7. Avatar acu
    acu

    Le vie di mezzo esistono, ma quella di fsfe è un'imposizione alle industrie.
    Diciamo che la libertà che professano non è coerente perchè vanno a limitare quella dei produttori. Per come la vedo io il mercato si regola solo, framework, lenovo, esistono perchè c'è richiesta non per imposizione.

  8. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Ragionando per assurdo: se al primo avvio del PC apparisse una schermata con "Selezione l' OS che vuoi installare"….scommettiamo cosa deciderebbe il 95% dell'utenza?

  9. Avatar acu
    acu

    Scelgono windows ovviamente.
    Comunque secondo me GNU/Linux arriverà ad essere sempre più fruibile per l'utente medio e son certo che accadrà grazie al mercato dei videogiochi, non per imposizione ma per libera scelta come giusto che sia.
    Pian piano molti proveranno steamOS, proveranno linux ed una buona parte dell'utenze potrebbe anche sceglierlo come OS principale e così molte aziende incominceranno a vendere i loro prodotti/software anche su linux se la quota di mercato inizia ad essere rilevante. Ma sorge il problema delle varie distro, cosa non facilmente gestibile a livello di costi per una software house, potrebbero creare le diverse versioni del loro software solo se la quota di mercato è significativa.
    Vedremo nel prossimo decennio.

  10. Avatar Black_Codec

    Basterebbe obbligare le aziende a fornire supporto al kernel linux e eventuali sorgenti così che chiunque possa manutenerli e adattarli…

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