Un prezioso messaggio sul valore dei contribuiti nell’open-source da un membro dimissionario del Board of Directors di CentOS

Raccontare di messaggi di dimissioni, in genere, porta con sé controversie e polemiche poiché la rinuncia ad una posizione è sempre legata a qualcosa che non va e che si vuole cambiare. Il caso che stiamo raccontando, relativo al post di commiato di Thomas Oulevey, è di tutt’altra natura.

Nel ripercorrere gli ultimi cinque anni di operato in CentOS, all’interno del Board of Directors, che di fatto rappresenta la componente decisionale ed attuativa del progetto, Oulevey si dice orgoglioso dei risultati raggiunti.

Nello specifico cita alcuni Special Interest Group (SIG), ISA, Hyperscale, Proposed Updates e Automotive, che hanno permesso a CentOS di evolversi in quello che è oggi, ossia la base da cui è costruita Red Hat Enterprise Linux.

Ma la parte più interessante del messaggio è rappresentata dall’invito verso quanti stanno decidendo se contribuire o meno a progetti open-source:

For those who may hesitate to contribute to open-source projects, I encourage you to take the leap.

Per chi magari ha qualche esitazione a contribuire a progetti open source, il mio invito è semplice: buttatevi.

E prosegue aggiungendo dettagli molto importanti per chiunque si ponga il problema del “ne vale la pena”:

Engaging with open-source communities offers a unique opportunity to interact with some of the industry’s top leaders and innovators.

Impegnarsi con le community open-source offre un’opportunità unica per interagire con alcuni dei principali leader e innovatori del settore.

Inoltre, a livello carrieristico, il lavoro nell’open-source, che nasce ovviamente su impronta volontaristica, può contenere possibilità di sblocco:

This experience can be transformative, providing invaluable insights, mentorship, and networking opportunities that can significantly enhance your career. By contributing to open-source projects, you not only gain practical experience and improve your skills but also become part of a collaborative environment. Embrace the challenge, and you will find that the rewards are well worth the effort.

È un’esperienza che può davvero fare la differenza, sia dal punto di vista personale che professionale: si imparano cose nuove, si ricevono consigli da persone esperte, si costruiscono relazioni utili e durature. Partecipare attivamente vi permette di mettere le mani in pasta, migliorare le vostre competenze e crescere in un ambiente collaborativo e stimolante. Le sfide non mancheranno, certo, ma anche le soddisfazioni saranno grandi.

Non credo possa esistere miglior messaggio di commiato per qualcuno che ha contribuito (e presumibilmente continuerà a contribuire) a progetti open-source, provarci è conveniente sotto diversi aspetti, e non è così necessario partire con delle competenze di base esagerate.

Come tutte le comunità, anche quelle dei progetti open-source hanno regole di ingaggio ben definite che vanno rispettate. L’inizio dei propri contributi nasce sempre a piccoli passi, che consentono di guadagnare credito agli occhi di chi già lo sta facendo.

Certo, aspettarsi un mondo perfetto è illusorio, ma superata la soglia della pigrizia iniziale ci sono enormi sorprese pronte per ogni contributore.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

6 risposte a “Un prezioso messaggio sul valore dei contribuiti nell’open-source da un membro dimissionario del Board of Directors di CentOS”

  1. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Certamente può valere la pena, ma questi discorsi non valgono per l'italia…. salvo che tu non sia un brillante studente universitario, che durante il periodo accademico, ti dedichi a qualche progetto opensource, magari lo porti come materia di discussione della tesi di laurea, e poi, prendi il volo.
    Il perchè non stò a spiegarlo, lo sappiamo già tutti.

  2. Avatar Raoul Scarazzini

    E invece io sono convinto, principalmente per esperienza personale, che l'open-source sia un mezzo potentissimo per varcare i confini nazionali (anche solo virtualmente) ed aprire porte che sarebbero altrimenti chiuse a doppia mandata.

  3. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Forse hai ragione, ma dubito che lavorare ad un progetto opensource, anche se grosso, aiuti a pagare le bollette e la spesa al supermercato. A mio modo di vedere (e magari sbaglio) lo puoi fare se hai già delle risorse di altro genere e dedichi solo una parte (non essenziale) al progetto opensource.

  4. Avatar Raoul Scarazzini

    Sì lo scoglio principale rimane quello dei primi contributi che, ovviamente, devono essere fatti in forma volontaria, sacrificando il proprio tempo libero in molti casi. Ma la persona a cui tengo più di tutte mi ha sempre detto che "volere e potere".
    So di persone che si alzano alle 5 di mattina per andare a correre o suonare perché è l'unico momento libero della giornata, penso che i primi contributi open-source possano arrivare senza alcun sacrificio di quella portata.

  5. Avatar Guglielmo Cancelli
    Guglielmo Cancelli

    Piccolo errore. La frase "Engaging with open-source communities offers a unique opportunity to interact with some of the industry’s top leaders and innovators." è rimasta in inglese.

  6. Avatar Raoul Scarazzini

    Ops, corretto. Grazie!

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