
Come tutti i progetti open-source anche GNOME sopravvive principalmente sulle donazioni. Che queste provengano dalle grandi aziende open-source (ad esempio Red Hat) o dai privati, poco cambia. Senza le donazioni la fondazione GNOME non potrebbe andare avanti, ed è per questo che ciclicamente, com’è logico, ci siano campagne di raccolta fondi per sensibilizzare e trovare nuovi contributori finanziari.
Non ci sarebbe nulla di eclatante in questa apertura, non fosse che, come ha raccontato Foss Force, la recente campagna di raccolta fondi della GNOME Foundation ha chiesto agli utenti di donare… meno!
Il blog post dell’attuale leader del progetto, Richard Littauer, si intitola proprio “Donate Less“.
Chiaramente, come presumibile, c’è una precisa ragione a tutto questo, e spiegata subito:
We would vastly prefer you donate $10/mo for one year ($120 total) than $200 in one lump sum. That’s counter-intuitive, so let me explain.
Preferiremmo decisamente voi donaste dieci dollari al mese per un anno (120 dollari totali) piuttosto che 200 dollari tutti insieme. È controintuitivo, ma lasciatemi spiegare.
Le ragioni indicate sono essenzialmente due: la prima è il cash flow che, nel caso di donazioni costanti verso entità non-profit come la GNOME Foundation, garantisce maggior controllo per quello che riguarda l’organizzazione delle spese.
Una questione di stabilità quindi.
La seconda ragione riguarda il fatto di come la donazione, lato utente, dovrebbe essere confortevole: non picchi dettati da qualche slancio generoso una tantum, ma una conferma costante che il lavoro fatto dal progetto venga supportato con costanza, aumentandone il valore.
In conclusione dell’articolo viene chiaramente indicato quanto sia importante donare:
If you value GNOME, we would appreciate your support. But your comfort is essential. $50/mo is too much? Don’t stretch yourself! $25/mo or $15/mo still makes a massive difference. We’re asking all GNOME users, developers, and fans to consider supporting us in this way. (If you’re not sure if you run GNOME, it’s the default desktop on Ubuntu, Fedora, Debian, and Red Hat.)
Se date valore a GNOME, apprezzeremmo il vostro supporto. Ma la vostra serenità è essenziale. 50 dollari/mese sono troppi? Non preoccupatevi! 25 o 15 dollari/mese fanno comunque una grossa differenza. Stiamo chiedendo a tutti gli utenti, sviluppatori e fan GNOME di supportarci in questo modo. (Se non siete sicuri di usare GNOME, è il desktop di default in Ubuntu, Fedora, Debian e Red Hat)
In conclusione, opinabile o meno, il messaggio è volto a cercare nuovi fondi. Fa specie leggere le cifre indicate dall’autore, il quale asserisce che nei posti dove ha vissuto negli ultimi 15 anni con 10 dollari si comprava due caffè (“the price of two coffees in any country where I’ve lived over the past 15 years“), ma il concetto di fondo rimane: senza donazioni, i progetti open-source muoiono.
Quindi, che siano una tantum o continuativi, se volete supportare GNOME, donate!
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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