Apache cambia logo togliendo la piuma indigena, e per fortuna cambiare nome sarebbe impossibile

La scorsa settimana la Apache Software Foundation, ossia l’associazione che produce e sponsorizza il web server Apache e decine di altri software open-source che vengono usati quotidianamente in migliaia di progetti nel mondo, ha presentato il nuovo logo del progetto che campeggia in testa a questo articolo.

L’annuncio conferma il processo di rinnovamento di logo e branding partito lo scorso anno, volto a rendere più generalista il progetto ed il suo riconoscimento rispetto alle radici. In poche parole, la piuma da sempre utilizzata:

associata alla tribù dei nativi americani Apache, è oggi la foglia di una quercia.

I motivi erano stati spiegati già nell’annuncio dello scorso anno:

As a non-Indigenous entity, we acknowledge that it is inappropriate for the Foundation to use Indigenous themes or language. We thank Natives in Tech [N.B. il link indicato non funziona] and other members of the broader open source community for bringing this issue to the forefront. Today we are announcing we will be retiring the feather icon and logo and replacing it with a new logo that embodies the Foundation’s rich history of providing software for the public good. 

In quanto entità non indigena, riconosciamo che non è appropriato per la Fondazione utilizzare temi o linguaggi indigeni. Ringraziamo Natives in Tech e gli altri membri della più ampia comunità open source per aver portato questo tema in primo piano. Oggi annunciamo che ritireremo l’icona e il logo con la piuma, sostituendoli con un nuovo logo che incarni la ricca storia della Fondazione nel fornire software per il bene pubblico.

Tra gli altri a riportare la notizia ci ha pensato Bobby Borisov di Linuxiac e nel suo articolo è presente un’interessante immagine che ricostruisce la storia del logo:

Apache logo evolution over the years.

Come è facilmente notabile, la piuma è stata parte del progetto sin dalla sua fondazione, semplicemente da oggi non sarà più una piuma indiana, diremmo noi in Italia, bensì la foglia di una quercia.

Ma come viene approfondito nella sessione di FAQ dell’annuncio, in risposta alla domanda Will you stop using the full name “The Apache Software Foundation”? viene data questa risposta, che analizza l’atteggiamento nei confronti di un potenziale cambio di nome del progetto:

The Apache Software Foundation continues to operate under its full legal name, but we will also use the acronym “The ASF” as part of our visual identity and reference across websites, documentation, and public-facing materials. This update reflects our commitment to clarity, simplicity, and consistency in how our global community recognizes and interacts with us.

La Apache Software Foundation continua a operare con il suo nome legale completo, ma utilizzerà anche l’acronimo “ASF” come parte della propria identità visiva e nei riferimenti su siti web, documentazione e materiali pubblici. Questo aggiornamento riflette il nostro impegno verso chiarezza, semplicità e coerenza nel modo in cui la nostra comunità globale ci riconosce e interagisce con noi.

Nelle successive Q&A viene spiegato con chiarezza come cambiare nome sarebbe, nella pratica, piuttosto impossibile per via di tutte le implicazioni ai progetti correlati, legate in particolare a quanto è radicato il nome all’interno della community.

Lasciamo ad ognuno le proprie conclusioni su questa scelta, quello che posso aggiungere a titolo personale è che il web server Apache è stato forse il primo software open-source ad affascinarmi tanto per il nome, quanto per il logo, i quali hanno sempre rappresentato nel mio immaginario ideali di forza e valore.

Nulla che potesse essere associato a qualcosa di irrispettoso, canzonatorio o umoristico.

Ma così va il mondo.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

7 risposte a “Apache cambia logo togliendo la piuma indigena, e per fortuna cambiare nome sarebbe impossibile”

  1. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    ma che sciocchezza… gli americani stanno andando fuori di testa con queste robe.
    Non ho mai trovato nulla di irrispettoso, per l'uso del nome "Apache"… anzi, l'esatto contrario.
    Avrei da dire anche su termini tipo "whitelist / blacklist", "master /slave" etc., ma vabbè, pur non d'accordo, li posso anche capirlo… ma questo proprio no.
    Mi chiedo, se, di questo passo, anche l'esercito Usa cambierà nome al famoso elicottero o al missile cruise…

  2. Avatar Mauro Miatello
    Mauro Miatello

    concordo, mi sembrerebbe più un vanto che altro, sia per il software che per i nativi, mantenere piuma e nome com'erano

  3. Avatar Alessio Carotenuto

    Io penso che stiamo esagerando. Credo che questi estremismi espongano il fianco a chi invece la pensa in modo radicalmente opposto su questi temi. @Raoul: ma è proprio "piuma di quercia" o è una "foglia di quercia"?

  4. Avatar Stormageddon

    Mi sono sempre chiesto l'origine del nome e come e perché fosse stato accettato dai nativi americani. Con la piuma poi non si può neanche pensare che si riferisca ad un altro tipo di Apache
    Mi sono sempre detto che semplicemente i nativi manco lo sapevano, forse adesso lo sanno e sono andati a chiedere il conto (non economico ovviamente)

  5. Avatar Alessio Carotenuto

    Io gli farei notare anche i nomi dei figli di La Russa 😉

  6. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    manco lo sapevo… cosa gli ha dato ? nomi indiani ?
    E anche fosse, me ne importerebbe meno di 0….

  7. Avatar Alessio Carotenuto

    Si, Geronimo, Lorenzo Cochis e Leonardo Apache. Ovviamente era una battuta…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *