
L’edizione 2025 del Codemotion svoltasi a Milano il 14 ed il 15 ottobre è giunta al termine ed ha portato con sé una serie di riflessioni molto interessanti, che riguardano da vicino molti dei temi che recentemente abbiamo trattato qui sul portale, primo fra tutti la Sovranità Digitale, o Digital Sovereignty che dire si voglia.

Ho avuto la fortuna di essere presente attraverso Kiratech, l’azienda in cui lavoro gestendo la divisione training, ricerca e sviluppo ed ho partecipato ad un panel insieme all’amico Luigi Fùgaro, il cui titolo era tutto un programma: “Il Grande Dilemma: Developer Trapped Between Cloud Giants e Sovereignty Dreams?“.

Si capisce, forse nemmeno una settimana sarebbe bastata a coprire tutte le sfaccettature di questa tematica, ma nella mezzora di discussione affrontata insieme sono emersi alcuni aspetti che vale la pena citare qui, per tre sommi capi:
- La Digital Sovereignty è un tema reale e sentito. Sembrerà una banalità, anche perché era il titolo del panel, ma se fino a un anno fa, anzi fino a sei mesi fa, questo termine era sconosciuto ai più, oggi tutti sanno di cosa si tratta e, soprattutto, vogliono saperne di più.
- Uno spettro si aggira per l’Europa, ed è il vendor-lock-in. Per quanto esistano tecnologie nate per evitarlo formalmente (vedi Terraform od OpenTofu se vi piacciono i fork), nella pratica è difficile, complicato, a volte impossibile muoversi liberamente tra i provider. Matrimoni che diventano infelici, e limitano l’evoluzione ed il risparmio dei propri workload.
- La competenza ci renderà liberi. È vero che la frase originale è relativa alla “conoscenza”, ma in un ambito come quello informatico, tra implementazioni puntuali di tecnologie sempre uguali e sempre diverse, l’unica via d’uscita è quella di sapere come implementare le tecnologie.
Complice il fatto che il compagno di avventure in questa discussione aveva tanti aspetti in comune con me, non solo il numero di figli, ma anche il fatto di non essere di primo pelo, c’è una cosa che abbiamo realizzato non essere cambiata nel corso degli ultimi venticinque anni (almeno): l’open-source rimane lo strumento principe per acquisire competenze e guadagnare conoscenza.
Le nostre carriere, il nostro percorso professionale, insieme a quello di molte tra le persone presenti al Panel, ha avuto origine nell’open-source, e nell’open-source sta continuando ad evolversi.
Con successo e soddisfazione, aggiungerei.
La sovranità digitale sarà realizzabile solo partendo da questi presupposti.
Non poteva però mancare l’argomento principe di questo Codemotion, così come di tutti gli eventi degli ultimi due anni: l’intelligenza artificiale.
Quale può essere il ruolo dell’intelligenza artificiale nel contesto della sovranità digitale?
Un aiuto?
Un sostituto?
Una cosa è certa: l’intelligenza artificiale non potrà mai essere una scusa per giustificare la pigrizia nell’imparare le tecnologie.
Così come nell’educare un bimbo si fa perno sulla capacità innata che tutti possediamo nel distinguere il bene dal male, lo stesso vale per l’utilizzo di questi che sembrano essere magici ausili. Tutti siamo ben consci di quando questa viene usata come acceleratore, e quindi in forma virtuosa, oppure come strumento per evitare di spendere tempo nel capire quello che si sta facendo, il che ne rappresenta il peggior utilizzo possibile.
In conclusione forse la vera sfida non è il raggiungimento della sovranità digitale, quanto piuttosto di quella… Personale.
La consapevolezza che automatismi o meno, sistemi che risiedono in Europa o nel resto del mondo, o tecnologie miracolose che promettono meraviglie, a fare la differenza sarà sempre la qualità delle persone e della loro capacità di trovare soluzioni sicure, brillanti ed efficienti.
Torniamo sovrani della conoscenza, ed insieme ad essa di noi stessi.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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