
Ci chiediamo spesso, a proposito della diffusione dell’open-source nelle pubbliche amministrazioni, se le istituzioni non dovrebbero fare qualcosa di più per incentivare l’uso dei software che noi contribuenti paghiamo, senza chiederci prima cosa succederebbe se questo dovesse davvero accadere.
Per essere più chiari: chi svolge il proprio lavoro nelle pubbliche amministrazioni sa che cos’è il software open-source? La risposta, nella maggioranza dei casi è assolutamente no. Se è vero quindi che non smetteremo mai di alimentare la richiesta che campeggia da sempre nella nostra homepage – Public Money, Public Code – è anche vero che maggiore consapevolezza intorno all’open-source nasce da maggiore comprensione.
È quindi con grande piacere che riportiamo la notizia della pubblicazione di un nuovo corso di formazione, erogato in modalità e-learning, che Open Source Observatory (OSOR) ha creato per le pubbliche amministrazioni europee.
Disponibile all’interno della Interoperable Europe Academy, il corso è strutturato in tre moduli:
- Module 1: Fundamentals of Open Source Software
Un’introduzione ai concetti base del software open-source, i benefici e le opportunità che comporta insieme a considerazioni legali relative al contesto europeo in cui questo può essere impiegato. - Module 2: Open Source Governance
Dove vengono esplorati il ciclo di vita dei software open-source, il ruolo degli OSPOs, ossia gli Open Source Programme Offices, e l’importanza delle community open-source. - Module 3: Practical application of Open Source Software
Focalizzato sulle tematiche di licenze, approvvigionamento e finanziamenti, gli aspetti chiave per l’adozione e la sostenibilità a lungo termine del software open-source nel settore pubblico.
All’interno della presentazione pubblicata sul sito di OSOR viene indicato con chiarezza il target a cui questo corso è dedicato, ossia professionisti che operano nelle pubbliche amministrazioni interessati all’open source, accademici e studenti di politiche pubbliche o dell’Unione Europea, professionisti e membri delle comunità open-source e responsabili politici e stakeholder a tutti i livelli (ossia livello UE/nazionale/regionale/locale).
Obiettivo dichiarato è quello di comprendere i fondamenti del software open source nel contesto dell’Unione Europea, conoscere i modelli di governance, incluso il ruolo degli OSPO e delle comunità, acquisire conoscenze pratiche su licenze, approvvigionamento e strategie di finanziamento nell’open source ed essere preparati a supportare l’adozione e la gestione del software open source nelle organizzazioni del settore pubblico.
E rileggendo l’elenco qui sopra – che sì, traduce pedissequamente l’annuncio ufficiale, ma è talmente chiaro che non ha bisogno di integrazioni di alcun tipo – viene da pensare che queste dovrebbero essere le basi per chiunque operi in contesti pubblici attraverso i soldi dei contribuenti.
Il mondo ragiona diversamente, lo sappiamo, ma questo è sicuramente un passo concreto verso una sua versione migliore.
Rimane solo una cosa da aggiungere: i corsi, per quanto preziosi, sono gratuiti. Basta iscriversi presso https://academy.europa.eu e si potranno iniziare a seguire.
Cosa chiedere di più?
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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