Sono emersi dettagli sul progetto LibrePhone della FSF e, probabilmente, non è quello che pensate

Quando qualche settimana fa abbiamo raccontato del quarantesimo compleanno della Free Software Foundation abbiamo inserito nell’articolo le – pochissime – informazioni a proposito di un nuovo progetto che, da quel che si capiva, mirava alla creazione di uno smartphone completamente libero: LibrePhone.

Poco altro veniva raccontato, se non il coinvolgimento dello sviluppatore Rob Savoye oltre all’idea dietro al progetto, e cioè la volontà di creare qualcosa che potesse raggiungere, letteralmente, milioni di nuovi utenti.

La scorsa settimana, finalmente, all’interno di quello che è l’annuncio ufficiale del progetto sul sito della Free Software Foundation ecco che sono arrivati gli ulteriori dettagli.

Il primo dettaglio, a suo modo sorprendente, è che non si tratta di un progetto hardware. Nessun telefono marchiato FSF all’orizzonte, e addio ad ogni fantasticheria a proposito di un effort per creare, ad esempio, hardware open-source per dispositivi mobili.

Quindi la prima notizia è questa, è di un progetto software che stiamo parlando e, pensandoci, essendo la FSF una fondazione SOFTWARE, la cosa ha perfettamente senso.

Ecco come viene descritto nell’annuncio:

Practically, librephone aims to close the last gaps between existing distributions of the Android operating system and software freedom. The FSF has hired experienced developer Rob Savoye (DejaGNU, Gnash, OpenStreetMap, and more) to lead the technical project. He is currently investigating the state of device firmware and binary blobs in other mobile phone freedom projects, prioritizing the free software work done by the not entirely free software mobile phone operating system LineageOS.

In pratica, Librephone mira a colmare gli ultimi divari tra le distribuzioni esistenti del sistema operativo Android e la piena libertà del software. La FSF ha assunto lo sviluppatore esperto Rob Savoye (DejaGNU, Gnash, OpenStreetMap e altri) per guidare il progetto tecnico. Attualmente, sta analizzando lo stato del firmware dei dispositivi e dei binary blob in altri progetti di libertà per telefoni cellulari, dando priorità al lavoro sul software libero svolto da LineageOS, un sistema operativo mobile che però non è completamente libero.

Per chi non conoscesse LineageOS, si tratta di un progetto descritto come “A free and open-source operating system for various devices, based on the Android mobile platform.“, nella sostanza un fork di Android che riprende il lavoro avviato da CyanogenMod, un nome certamente non nuovo a quanti almeno una volta nella vita hanno provato a fare root del proprio smartphone (quando ancora c’erano dispositivi che in qualche modo lo consentivano).

Il progetto è sponsorizzato da uno dei membri del board della FSF, John Gilmore, il quale afferma:

I have enjoyed using a mobile phone running LineageOS with MicroG and F-Droid for years, which eliminates the spyware and control that Google embeds in standard Android phones. I later discovered that the LineageOS distribution links in significant proprietary binary modules copied from the firmware of particular phones. Rather than accept this sad situation, I looked for collaborators to reverse-engineer and replace those proprietary modules with fully free software, for at least one modern phone.

Ho usato con piacere per anni un telefono cellulare con LineageOS, MicroG e F-Droid, che eliminano lo spyware e il controllo che Google incorpora nei telefoni Android standard. In seguito ho scoperto che la distribuzione LineageOS include importanti moduli binari proprietari copiati dal firmware di determinati telefoni. Invece di accettare questa triste situazione, ho cercato collaboratori per effettuare un reverse engineering e sostituire quei moduli proprietari con software completamente libero, almeno per un telefono moderno.

Il lavoro di Rob Savoye sarà quindi di reverse engineering, nel cercare cioè di “aprire” questi blocchi per consegnare agli utenti un sistema realmente libero.

Se dovesse essere infine necessario frenare ulteriormente gli entusiasmi, è bene riportare le parole dello stesso Savoye a proposito delle tempistiche:

Making fully free software for a modern commercial phone will not be quick, easy, or cheap, but our project benefits from standing on the shoulders of giants who have done most of the work. Please join us, with your efforts and/or with your donations.

Realizzare software completamente libero per un telefono commerciale moderno non sarà rapido, facile o economico, ma il nostro progetto beneficia del fatto di poggiare sulle spalle di giganti che hanno già svolto gran parte del lavoro. Unisciti a noi, con il tuo impegno e/o con le tue donazioni.

Cosa differenzierà questo progetto da altri tentativi simili – vedi Replicant, citato proprio dalla FSF come esempio – solo il tempo sarà in grado di dirlo, ma un consiglio vale la pena offrirlo a quanti, nonostante tutto, si sentono carichi di entusiasmo per questo progetto: non trattenete il fiato!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

4 risposte a “Sono emersi dettagli sul progetto LibrePhone della FSF e, probabilmente, non è quello che pensate”

  1. Avatar Autodelta85
    Autodelta85

    Non so…..mi pare vadano come sempre nella direzione in cerca di unicorni.
    O per lo meno parlano giustamente di firmware, ma alla gente interessa usarlo il telefono e qui si fa solo un cenno a MicroG che per carità…..meglio di niente ma comunque non risolve del tutto il problema delle App.

    Temo faranno il loro compitino, ma mancheranno totalmente quello che é la chiave per tradurre gli sforzi in un successo di diffusione del software

    lo dico da tanto: al mondo open source mancano commerciali o comunque una testa strategica pensante, troppi progetti sono voli pindarici mossi spesso dal fanatismo

  2. Avatar Raoul Scarazzini

    Purtroppo mi trovo al 100% d'accordo con te. Dico purtroppo non per quello che scrivi, ma perché è l'amara realtà. Anche solo in termini di tempistiche – da quanto si legge – prima di veder qualcosa passeranno anni e quindi quando arriverà, sarà tardi.

    Certo sul secondo aspetto che citi io non riesco a figurare una soluzione: fanatismo o no il concetto di "commerciale" con l'open-source è in antitesi. Teste strategiche pensanti le hai nelle aziende che fanno open-source, vedi Red Hat o SUSE. Forse è proprio lì che dovrebbe piazzarsi la FSF i cui progetti, per carità, sono sì lodevoli per intenti, ma vetusti per approccio.

    È un problema indubbiamente complesso.

  3. Avatar BlaBla
    BlaBla

    Dovrebbero creare un loro hardware supportato e che funzioni al 100% per diffondere il loro software e finanziarsi… La meta di supportare telefoni commerciali di altri, con l'hardware che cambia in continuazione e dura solo pochi anni la vedo irraggiungibile…

  4. Avatar danieledettodani
    danieledettodani

    uhm ma non è già cosi il sistema operativo /e/os di Murena???

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