Non amate Systemd? Non siete soli, ecco a voi Devuan 6, nome in codice Excalibur!

Tutti quelli che non apprezzano l’invasività di Systemd, all’uscita di Debian Trixie (ormai qualche mese fa), si sono posti una semplice domanda: quanto ci vorrà al team Devuan per produrre una nuova release? La risposta è Excalibur, release numero 6 di Devuan pubblicata questa settimana!

Proprio perché è di una derivata di che stiamo parlando, le release note replicano in gran parte quelle di Debian 13, ma ciò che importa davvero ai fruitori di questo progetto è il fatto che anche questa release, come le precedenti, permette di scegliere tra diversi sistemi di init, come:

  • sysvinit (che è anche il default)
  • runit
  • openrc

Tutti completamente indipendenti da systemd.

Non solo, gli utenti Debian Trixie possono migrare facilmente a Devuan 6 seguendo la procedura documentata su https://devuan.org/os/install.

Devuan 6 conferma l’obiettivo di pulizia e semplicità del sistema, mantenendo la struttura classica di Debian, senza però i demoni o componenti legati a systemd, garantendo quindi maggiore prevedibilità e possibilità di integrazione di script, ideale quanti vogliano il controllo totale sui processi e sul boot.

Anche in Devuan 6 si è passati all’adozione del merged-/usr che di fatto rappresenta l’unico cambiamento strutturale di questa versione, ma questo non introduce dipendenze da systemd, pertanto in questo senso non ci sono stati compromessi.

Tutti i pacchetti che in Debian richiedono systemd sono stati adattati o forkati per funzionare con sysvinit e runit, e se vi sembra un lavoro da poco sappiate che stiamo parlando di un numero che supera abbondantemente il centinaio.

Basti pensare a quanto oggigiorno elementi di sistema parte di systemd quali logind o journald siano fortemente integrati e comunemente accettati da tutti come uno standard, per capire l’immenso lavoro che sta dietro a questa distribuzione

Certo, non si può fare a meno di chiedersi se ne valga veramente la pena, se come Donchisciotte Devuan stia combattendo contro i mulini a vento, rimandando solamente un futuro inevitabile, oppure se tutto questo abbia davvero un senso (oltre a una base di installato).

Di una cosa va dato atto a questo ardito progetto, anzi due: la tenacia con cui le distribuzioni vengono rilasciate è certamente lodevole, così come il contributo a garantire la scelta degli utenti.

Insomma, bel lavoro!

E poi dai, il nome è certamente impareggiabile:

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

3 risposte a “Non amate Systemd? Non siete soli, ecco a voi Devuan 6, nome in codice Excalibur!”

  1. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Oggi come oggi, mantenere una distro senza Systemd, è veramente dura.
    Ormai è diventato così invasivo, che quasi tutti i software (o comunque i più importanti), ne prevedono la presenza ed in qualche modo l'utilizzo.
    Personalmente trovo che SystemD, pur comprendendo la necessità di un sistema di init moderno, sia diventato troppo invasivo, e avido di risorse, sopratutto in sistemi con poche risorse.
    Per chi desiderasse un sistema senza Systemd, secondo me non ha senso puntare su una qualche distro Linux. Oramai Systemd e Linux sono diventati inseparabili. Meglio puntare su un *Bsd… almeno fintanto che non dovesse arrivare anche li 😀

  2. Avatar Nicodemo Timoteo Taddeo
    Nicodemo Timoteo Taddeo

    Condivido integralmente il tuo post parola per parola. Aggiungo che trovo comunque ammirevole che in un mare di distribuzioni ce ne sono alcune, poche, che si distinguono ed hanno realmente senso di esistere. Devuan in prima linea tra queste.

  3. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    si si per carità… il problema è che con linux, si arriverà ad un punto in cui non si potrà più fare a meno di Systemd, purtroppo. C'è quindi il rischio, frà qualche anno di dover migrare nuovamente da Devuan che non riuscirà più ad andare avanti, a qualcos'altro.

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