Fedora 44 cambia la console Kernel Framebuffer dalla storica fbcon a kmscon, ed è un bene

A leggere questa notizia di It’s FOSS che parla di Framebuffer mi è salita la malinconia. Alzi la mano chi si ricorda dell’entusiasmo provato nell’avviare Linux con la console Framebuffer abilitata e nel vedere uno, due o (qualche fortunato) quattro o otto pinguini!

Per inciso, i pinguini dipendevano dai core disponibili nel sistema, pertanto più pinguini, più core, più potenza.

Il Framebuffer era (ed è) una console testuale ad alta risoluzione, con font più leggibili e la possibilità di visualizzare grafiche personalizzate, e svariati altri utilizzi mediante applicazioni, per citare le prime che vengono in mente:

  • fbi, un visualizzatore di immagini da console.
  • mplayer -vo fbdev, per utilizzare Framebuffer come schermo per i video.
  • links, browser testuale per navigare in console.

Quindi sì, potenzialmente Framebuffer consente di fare a meno dell’ambiente grafico.

Ma torniamo alla notizia, ossia la proposta pubblicata dello sviluppatore Jocelyn Falempe che prevede il rimpiazzo della storica fbcon la quale, per quanto emozionante (vedi sopra), ha dei limiti evidenti. Se ad esempio vi siete mai chiesti come mai non si riuscisse a fare scroll-back nei messaggi stampati a schermo, dovete sapere che quella funzionalità è stata rimossa molto tempo fa per ragioni di sicurezza, quindi è un limite by-design, per così dire. Continuando poi nell’ambito sicurezza, va ricordato di come fbcon lavori in Kernel Space, il che significa come ogni problematica si rifletta sul funzionamento stesso del Kernel, arrivando agli scenari peggiori come il tanto temuto Kernel Panic.

La proposta quindi prevede il rimpiazzo di fbcon con kmscon, una componente software analoga negli scopi, ma più moderna e sicura, funzionando in User Space. Basato su KMS (Kernel Mode Setting), il meccanismo con cui il Kernel imposta e gestisce la risoluzione e la modalità video della scheda grafica fin dalle prime fasi del boot, kmscon può rimpiazzare fbcon come terminale virtuale del sistema, fornendo un migliore supporto per la tastiera e la sicurezza.

I miglioramenti che porterebbe all’esperienza utente sono riassunti nella proposta in questi punti:

  • Miglioramento dell’aspetto della console VT (Virtual Terminal).
  • Possibilità per gli utenti di configurare font speciali e usare più caratteri Unicode.
  • Stessa mappatura della tastiera utilizzata nell’ambiente grafico per gli utenti (attualmente la mappatura del Kernel è diversa).
  • Possibilità di scorrimento della console (che, come raccontavamo, al momento non è possibile con fbcon).

Unico limite indicato per la tecnologia è che non consentirà di avviare direttamente programmi grafici dalla console, viene fatto l’esempio di startx (l’eseguibile che lancia il desktop in ambienti senza Desktop Manager come gdm, sddm, lightdm e affini) che dovrà essere avviato mediante un helper: kmscon-launch-gui startx.

Ma considerato il numero esiguo di utenti che non utilizza un Desktop Manager oggigiorno, è un limite assolutamente relativo.

Il cambiamento verrà messo in atto all’interno di Fedora 44, che si dimostra essere distribuzione pioniera in fatto di variazioni, anche sensibili.

In attesa della sua uscita, ricordiamo a quanti stessero correndo a vedere quanti pinguini appaiono al boot della propria distribuzione Linux che solamente chi ha l’ardire di ricompilarsi il Kernel in proprio, abilitando le opzioni CONFIG_LOGO e CONFIG_FB_*, può visualizzarli.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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