Ventuno anni dopo, con calma, Mozilla risolve un bug che adegua Firefox allo standard XDG dei sistemi Linux

Ci sono voluti ventuno anni, ma alla fine, come racconta Linuxiac, il bug di Firefox relativo all’utilizzo delle directory di sistema standard di Linux è stato risolto.

Il problema è molto semplice. Sin dagli albori, Firefox utilizzava la cartella ~/.mozilla per memorizzare tutti i dati relativi alla propria esecuzione. Vent’anni fa questo approccio era assolutamente legittimo, di fatto ognuno faceva per se, ed era ritenuto perfettamente accettabile.

Nel frattempo però il mondo si è evoluto, e negli ambienti Linux si è definito uno standard, chiamato XDG Base Directory Specification che prevede la registrazione di questi dati in cartelle comuni, che chiaramente ne facilitano (e standardizzano) la gestione.

Queste cartelle sono:

  • ~/.config dove finiscono tutti i file di configurazione.
  • ~/.local/share dove ci sono i dati dell’applicazione (vedi plugin o altro).
  • ~/.cache dove vengono memorizzati tutti i dati di cache.

Come dicevamo tutti i programmi Linux ormai da tempo, anzi da anni, utilizzano questo standard. Provare per credere, basta fare un ls della cartella ~/.config e ci troverete dentro una pletora di file (tipicamente denominati con un rc in coda) e cartelle associate alle varie applicazioni.

Mozilla però no, conservando il bug https://bugzilla.mozilla.org/show_bug.cgi?id=259356 come una reliquia, aveva scelto di rimanere se stessa, insistendo su ~/.mozilla, con tanti saluti all’integrazione.

Poi, poco più di una settimana fa, la svolta: lo status del bug è passato in stato RESOLVED FIXED, a significare che il problema è stato finalmente risolto.

Da qui in avanti quindi, le installazioni di Firefox supporteranno lo standard XDG, mentre le “vecchie” installazioni continueranno ad usare ~/.mozilla.

Se però la domanda che vi state ponendo è “se volessi passare ad usare XDG sul mio sistema come dovrei fare?“, la risposta potrebbe non essere così semplice. Come si legge dai commenti del bug, qualcuno propone di usare Firefox Sync, facendo una nuova installazione e sincronizzando il profilo sulla nuova istanza, ma la procedura non è data per certa, pertanto va usata a proprio rischio e pericolo.

Detto questo rimane da chiedersi come mai un bug così “banale” abbia richiesto tutto questo tempo per la sua soluzione. La vita è fatta di priorità, si sa, ed il fatto che il progetto Mozilla sia in questo momento concentrato a “fare con l’AI quello che ha fatto con il Web” (vedi l’articolo di The New Stack con l’intervista al presidente di Mozilla Foundation, Mark Surman) porta a pensare che le sue priorità siano altre.

Certo che ventuno anni sono tanti.

Un pensiero speciale all’autore del bug originale, sperando che tra le sue virtù avesse quella della pazienza.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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