I manutentori del Kernel bocciano la patch di Paragon su NTFS da 27000 righe: la review è impossibile!

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Esistono delle regole precise quando si vuole partecipare ad un progetto open-source, sono regole necessarie a fare in modo che gli sviluppi possano procedere in maniera pulita e lineare senza impattare la stabilità dei progetti a discapito dell’introduzione di nuove feature.

Una regola su tutte è questa: meglio tante piccole patch piuttosto che una mastodontica. Le ragioni appariranno chiare se ci si immedesima con chi deve effettuare le così dette review: è molto più semplice giudicare l’impatto di poche righe alla volta, piuttosto che di un singolo blocco.

Tutta questa lunga premessa per parlarvi della notizia riportata da The Register, che racconta di come un nuovo driver per NTFS, promosso e sviluppato dall’azienda Paragon sia stato restituito al mittente proprio a causa della sua corposità: ben 27 mila righe di codice.

A seguito infatti della presentazione della patch da parte di Paragon, che a onor del vero ha subito messo le mani avanti dicendo:

The patch is too big to handle it within an e-mail body

Questa patch è troppo grande per essere inclusa nel corpo dell’e-mail

La prima impressione dei potenziali reviewer è stata piuttosto chiara:

So how exactly do you expect someone to review this monstrosity ?

Quindi come esattamente vi aspettate che qualcuno possa fare la review di questa mostruosità?

E sinceramente c’è poco da dare torto all’affermazione. Di nuovo, cercando di mettersi nei panni di qualcuno che deve capire se questa aggiunta sia potenzialmente problematica, da dove si potrebbe partire? Ventisettemila righe di codice, commenti permettendo, sono una sfida troppo grande per chiunque.

Per il momento, quindi, non c’è da aspettarsi un’inclusione nel breve, ed è un peccato perché la patch in sé (che di fatto è un supporto migliorato ad NTFS rispetto all’attuale ntfs-3g basato su FUSE, e ce n’è quindi bisogno) ha davvero delle buone potenzialità. Ma i suggerimenti degli attuali maintainer non si sono fatti attendere: riusare quanto attualmente disponibile nel Kernel e dividere la patch in sotto patch di dimensioni più umane. Quindi non è da escludere che, a fronte di un impegno da parte dell’azienda sviluppatrice, non si possano vedere fiorire queste rose.

Staremo a vedere, nel frattempo se vi capita di proporre qualcosa ricordate: piccolo è meglio!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

4 risposte a “I manutentori del Kernel bocciano la patch di Paragon su NTFS da 27000 righe: la review è impossibile!”

  1. Avatar darkcg
    darkcg

    A quelli del kernel un bel corso di educazione e rispetto non sarebbe male comunque.

  2. Avatar carlo coppa
    carlo coppa

    In questo caso non mi sembra ci sia stata maleducazione, anzi ! Nel link dove ci sono i vari commenti, c’è pure chi fa i complimenti per il lavoro svolto, dopodiché gli è stato fatto notare che quella patch è esageratamente grande e andrebbe divisa se vuole che sia accettata. Forse può trarre in inganno il termine “mostruosità” ma in quel caso è evidente si riferisse alla grandezza della patch.

  3. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Punto 8, ultimo paragrafo delle linee guida.

    “Be sure to tell the reviewers what changes you are making and to thank them
    for their time. Code review is a tiring and time-consuming process, and
    reviewers sometimes get grumpy. Even in that case, though, respond
    politely and address the problems they have pointed out.”

    😀 . Mantainer avvisato…

  4. Avatar Luigi Pertici
    Luigi Pertici

    «ricordate: piccolo è meglio!»
    da molti anni non scrivo più una riga di codice, ma già nella seconda metà degli anni ’80 quando programmavo essenzialmente in Basic (l’unico linguaggio che insieme all’Assembler si trovava sui PC, su main frame IBM avevo usato il PL/1; quando sui PC arrivò il C feci alcune routine anche in questo linguaggio) mi ero fatto le mie piccole routine generiche che mi portavo da un programma all’altro … 😉 …
    la regola che seguivo era 1) analizzare bene il problema 2) spezzare il problema in problemi atomici – e qualche volta sub-atomici … 😀 … mi è capitato di scrivere routine di poche righe – 3) scrivere il codice per quel singolo “atomo”, cercando anche di renderlo più generico possibile, sarebbe potuto riservire … 😉 … 4) provare quel pezzeto di codice nelle situazioni più disparate facendone un debug molto approfondito 5) mettere insieme gli “atomi” e così avevo il programma che funzionava … certo, per fare un programma mi ci sono voluti anche molti mesi, ma sono stati programmi che hanno funzionato per anni senza che nessuno dovesse metterci le mani … 🙂 … e con il tempo mi ero anche fatto le mie “librerie” che mi facilitavano molto il compito nello scrivere applicazioni più o meno grosse.
    oggi mi sembra che questo modo di programmare sia un po’ passato di moda, pur non programmando da molto ogni tanto mi capita di vedere qualche sorgente … mah …

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