
Si intitola “Open Source as Europe’s Strategic Advantage“, ed è un report prodotto dalla Linux Foundation insieme a Canonical che analizza tendenze, ostacoli e priorità per la comunità open-source europea tra cambiamenti normativi e geopolitici.
I risultati sono commentati in un post di Isobel Kate Maxwell sul blog di Ubuntu, da cui emerge un primo dato estremamente rilevante, che non a caso è contenuto nel titolo di questo articolo: se è vero che l’86% delle organizzazioni europee credono che l’open-source sarà determinante per il futuro, solo il 34% delle stesse ha una chiara e visibile strategia in questo ambito, e solamente il 22% ha un ufficio open-source dedicato nella propria organizzazione:

Da questo punto di partenza, che comunque dice già molto, sono parecchie le analisi che emergono, vediamone alcune.
In questa immagine sono presentate le aree in cui le organizzazioni utilizzano software open-source:

Chi si sorprende di vedere la predominanza in “Operating system” non deve pensare al mercato desktop, piuttosto a quello cloud e, si sa, il cloud è Linux.
Seguono poi i benefici che l’OSS ha portato alle organizzazioni:

Con produttività e riduzione del vendor lock-in a guidare la classifica.
Non poteva mancare poi l’aspetto AI, con il 41% delle aziende che usa l’open-source per l’intelligenza artificiale ed il Machine Learning, trend confermato dalle parole della dottoressa Lucie-Aimée Kaffee, EU Policy Lead and Applied Researcher presso Hugging Face:
Open source AI has been an afterthought in AI policy. We do not only want to have open source AI as a side effect of AI development. We want it to be a main focus and our public policies should benefit the creation of open source AI.
L’open-source AI è stato finora un ripensamento nelle politiche sull’intelligenza artificiale. Non vogliamo che l’AI open source sia solo un effetto collaterale dello sviluppo dell’AI. Vogliamo che sia un obiettivo principale e che le nostre politiche pubbliche favoriscano la creazione di AI open source.
Ed a dimostrazione di quanto l’open-source sia cruciale per dominare l’AI, ecco la domanda a proposito di quale sia l’approccio open più importante in questo senso:

Infine, altro tasto dolente, il report racconta di come il 66% delle organizzazioni non abbia una strategia open-source chiara in termini di forza lavoro, con pochi contributi e poche assunzioni, controbilanciate però da un alto valore aggiunto apportato da “operatori del settore” assunti:

Insomma, il report è certamente utile e valido per comprendere a fondo le dinamiche che guidano le decisioni in ambito open-source in Europa e se c’è un aspetto che emerge con chiarezza è quanto la situazione sia complessa, e a volte contraddittoria, come nell’ultima immagine riportata.
Sarebbe apprezzabile ed importante vedere scelte più decise da parte delle aziende, ma non è tutto da buttare quanto emerge dal report.
Questa, a suo modo, è una buona notizia.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
Lascia un commento