Red Hat acquisisce Inktank e con essa Ceph. E’ la fine di Gluster?

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Il recente annuncio da parte di Red Hat dell’acquisizione della società Inktank ha portato diversi operatori del settore a fare diverse riflessioni.

Prima però alcune domande e risposte:

  1. Perché questa acquisizione è ritenuta così importante? Inktank è la società che sta dietro al progetto Ceph.
  2. Che cos’è Ceph? Ceph è un software di gestione object e block storage.
  3. Perché è così importante? Perché è la componente base di OpenStack in termini di storage.

Ora che il quadro è chiaro, passiamo alle riflessioni. La storia di Red Hat si ripete. La società dal cappello rosso si è sempre mossa sul mercato al fine di acquisire i produttori delle tecnologie di punta del mercato. A volte non centrando completamente l’obiettivo, vedi il prodotto Cloudforms che in virtù della piattaforma OpenStack verrà certamente messo da parte, a volte anticipando i tempi, si pensi a KVM, i cui sviluppatori vennero integrati in Red Hat una volta che fu decretata la decadenza di Xen.
I benefici di questa vivacità sono sotto gli occhi di tutti: Red Hat è l’azienda Open Source per eccellenza. C’è però un rovescio della medaglia per cui questo estremo dinamismo finisce con l’esporre il fianco ad incongruenze.
Riflettono sull’argomento Marco Meinardi e Jon Benedict, del blog Captain KVM, ripensando alla recente (2012) acquisizione della tecnologia Gluster (acquisito e convertito nel prodotto Red Hat Storage) e concludendo che due piattaforme storage nella stessa azienda sono troppe.

Questa acquisizione sancirà la morte del progetto Gluster? Solo il tempo lo dirà. E’ chiara la volontà di Red Hat di avere un ruolo predominante nei software che saranno il core del mercato IT prossimo futuro.
Una cosa è palese, come conclude Meinardi:

That said, I find this an extremely smart move, given that Red Hat now has to compete against all those hundreds of companies providing OpenStack support and consulting services.

Detto questo, ritengo questa mossa molto furba, posto che Red Hat deve competere con centinaia di aziende fornitrici di supporto OpenStack e di servizi di consulenza.

A beneficiare del tutto sarà sempre Red Hat quindi, la quale rispolvera ancora una volta il saggio detto cinese (!): se non puoi batterli, comprali.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

2 risposte a “Red Hat acquisisce Inktank e con essa Ceph. E’ la fine di Gluster?”

  1. Avatar Tristan Tarrant

    Due piattaforme di storage sono troppe ?
    Sempre meno delle piattaforme di messaging:
    – JBoss MQ
    – JBoss Messaging
    – HornetQ
    – Fuse MQ
    per non parlare di MRG
    E tutte ancora supportate 🙂

  2. Avatar Raoul Scarazzini

    Chissà come sono contenti i manutentori 😀 😀 😀

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