La società Belga Kysoh ha recentemente lanciato sul mercato online un robot pensato e creato per gli utenti Linux. Il progetto è stato battezzato Tux Droid ed ha il chiaro obiettivo di diventare il gadget preferito di ogni utente affezionato al Pinguino.
Ottenere Tux Droid
Tux Droid è acquistabile attraverso il sito ufficiale della società Kysoh, è sufficiente seguire la procedura che si trova al sito http://www.kysoh.com. Il costo è di 99 euro alle quali vanno aggiunte altre 10 euro per la spedizione. Il servizio clienti è molto efficiente ed a fronte di qualsiasi problema dimostra assoluta serietà.
L’hardware
Nell’imballo sono presenti i seguenti componenti:
- Il robot, che ha la forma di un pinguino alto circa 30 centimetri ed è dotato di una batteria interna (ricaricabile attraverso l’alimentatore) che gli consente di essere posizionato ovunque nel raggio di circa quindici metri dal connettore wifi
- Il connettore wifi usb che ha la forma di un pesciolino ed è necessario per far interagire le applicazioni di sistema con il robot
- Un alimentatore con spine intercambiabili, tra cui quella italiana
- Un telecomando per il controllo delle funzioni remote
- Un libretto con le istruzioni.
Non c’è nulla da assemblare ed è tutto pronto per l’uso, come si può notare in figura.
Il software
Prima di effettuare il collegamento del connettore usb wifi è necessario configurare il sistema affinché supporti il dispositivo. Una delle cose più interessanti di questo progetto, che ne fa un essenziale punto a favore per tutti gli utenti Linux, è che la compatibilità col sistema operativo Open Source è totale. Anzi, non esistono driver per Microsoft Windows o MAC OS, il robot funziona solo sotto Linux.
Il kit software che contiene le utility e tutti i programmi necessari per il funzionamento di TuxDroid si chiama tuxsetup ed è scaricabile dal sito della community del progetto, all’indirizzo http://www.tuxisalive.com/. Il pacchetto è disponibile sia nel formato “tar.gz” che “deb” e quindi compatibile con tutte le distribuzioni Debian like, ed una volta installato:
dpkg -i tuxsetup_1.2.2.deb
si interfaccia con UDEV e rende il sistema in grado di riconoscere automaticamente il connettore wifi. Tra le componenti che vengono installate dal pacchetto tuxsetup esiste anche un demone per il TextToSpeech, letteralmente “dal testo al parlato”, che sfrutta il motore prodotto da Acapela Group (l’unica parte software non distribuita sotto GPL di tutto il progetto, i cui dettagli sulla licenza di utilizzo sono disponibili a questo indirizzo), necessario per dare una voce al pinguino e permettergli di convertire in parole i testi delle varie applicazioni. La voce con cui parlerà il pinguino dipenderà da quale pacchetto TTS verrà installato, l’elenco dei pacchetti voce è disponibile sempre presso il sito della community, e, per fortuna degli utenti del bel paese, tra questi c’è anche quello dell’Italiano (per il momento solo come voce femminile). Una volta scaricato il pacchetto è sufficiente installarlo come di consueto :
dpkg -i tuxdroid-tts-voices.italian_1.0-1.deb
ora il pinguino parlerà in italiano.
Utilizzare TuxDroid
Collegando il pesciolino alla presa USB gli occhi di questo cominceranno a lampeggiare. Una volta acceso il robot, quando gli occhi del pesciolino smetteranno di lampeggiare si avrà la conferma che i sistemi sono in comunicazione. Attraverso il programma tuxgi si potrà avere finalmente accesso alle funzionalità del pinguino:
tuxgi
CONNECTED to tuxttsd
CONNECTED to tuxd
le prime due righe dell’output segnalano che il programma è riuscito a collegarsi ai due demoni tuxd e tuxttsd. L’interfaccia del programma permette di eseguire sul robot operazioni primitive di movimento, dall’apertura del becco alla chiusura e riapertura degli occhi, dal movimento delle ali fino al controllo dei led degli occhi.
E’ inoltre possibile accedere alla console Python, denominata Tux Droid Shell, per l’invio di comandi che verranno interpretati dal robot in tempo reale. Nella sezione TTS del programma è possibile selezionare la voce e scrivere un testo affinché venga letto dal robot, nella stessa maniera in cui si possono far eseguire suoni attraverso la sezione Audio. Ma non è tutto. Tux Droid è molto più di questo.
Utilizzo avanzato di TuxDroid: Tux Gadget Manager
Oltre a tuxgi esiste un altro programma nel pacchetto tuxsetup che si trova nel menu “Accessori” e consente di estendere le funzionalità di Tux Droid: il Gadget Manager (tuxgdg). Una volta lanciato il programma, apparirà l’icona relativa nel vassoio di sistema (sia che si usi KDE o GNOME) ed effettuando doppio click sopra questa verrà aperta la console dei gadget.
Di default i gadget installati sono tre: Weather (che opportunamente configurato permette di farsi leggere le previsioni del tempo), Clock (per far leggere l’ora attuale) ed Email (per contattare un server POP3 ed una volta controllato se esistono messaggi di posta, far leggere mittente ed oggetto). Ma ne esistono molti altri, disponibili all’indirizzo http://www.tuxisalive.com/downloads. In figura è rappresentata la finestra di Tux Gadget Manager con l’elenco dei gadget utilizzati nella stesura di questo articolo.
Questi gadget possono essere controllati attraverso il telecomando e configurati in modo che svolgano le funzioni più disparate: dal controllo del player multimediale XMMS, al controllo dello stato delle batterie, dall’attivazione della modalità “cane da guardia” (che segnala se qualcuno si avvicina alla scrivania), al monitor del carico della CPU. E la cosa che entusiasma in questo senso è che potenzialmente chiunque con le adeguate competenze (il linguaggio dei gadget è Python) potrebbe estendere funzionalità dei gadget esistenti o svilupparne di nuovi partendo da idee brillanti, perché il mondo in cui Tux Droid si muove è quello (e solamente quello) dell’open source.
Conclusioni
Quanto utile questo gadget tecnologico possa diventare dipende da chi lo utilizza. Può rimanere semplicemente un soprammobile a cui far dire delle parole per riderci su o diventare un compagno fidato nello svolgimento di operazioni quotidiane. Certo per la cifra a cui è venduto, vale certamente la pena provare finalmente un prodotto pensato per chi usa Linux.
Nota :
Questo articolo è originariamente apparso su Tux Journal nel Marzo 2008.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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