I principi di fedeltà di un computer secondo Richard Stallman

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In questo interessante post il profeta del software libero Richard Stallman evidenzia i principi secondo i quali un computer dovrebbero essere dichiarati “fedeli”. Li riassume in una lista dettagliata:

  1. Neutralità verso il software: il computer deve far funzionare ogni tipo di software il codice dica;
  2. Neutralità verso i protocolli: il deve comunicare con qualsiasi protocollo il software reclami;
  3. Analizzabilità: il computer deve sempre consentire l’analisi delle operazioni che un programma sta effettuando;
  4. Documentazione: il computer deve essere fornito con tutta la documentazione necessaria al software per controllarlo;
  5. Completezza: tutti i principi esposti devono essere applicati nella loro totalità, nessuno escluso.

Incrociando l’elenco con quelle che sono le basi tecniche su cui si poggiano i sistemi che utilizziamo quotidianamente appare chiaro come la strada da fare sia ancora molto, molto lunga.

Infine, come queste informazioni sono state pubblicate dal loro autore? Con la Creative Commons Attribution-NoDerivs 3.0 United States License 🙂

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

8 risposte a “I principi di fedeltà di un computer secondo Richard Stallman”

  1. Avatar RiccardoC
    RiccardoC

    la strada da fare è ancora molto lunga proprio perché i sistemi che usiamo quotidianamente sono molto lontani dalla definizione di “fedele”: decidono loro cosa possiamo installare e cosa no, mandano informazioni a nostra insaputa etc. etc.

  2. Avatar Mia Mamma Usa Linux!

    Verissimo. Due domande però:

    1) esistono sistemi REALMENTE e TOTALMENTE fedeli?
    2) usare questi sistemi quanto limiterebbe la nostra operatività quotidiana?

  3. Avatar RiccardoC
    RiccardoC

    1) mi sa di no
    2) molto

    E’ una strada lunga ed impervia e dubito siano in molti a volerla veramente seguire; sarebbe una dedizione quasi da fanatico religioso.
    Quanto al punto 1) lo stesso Stallman ha segnalato come nel tentativo di costruire un computer totalmente libero si stia scontrando con cose tipo il firmware interno ai processori Intel, piuttosto che nei diversi altri chip di qualunque tipo di cui è pieno un computer moderno.
    Poi certo, ci sono vari livelli di infedeltà, in questo sicuramente IOS è piuttosto “ben messo” in classifica (anche se le console da gioco sono MOLTO peggio da questo punto di vista)

  4. Avatar Raoul Scarazzini
    Raoul Scarazzini

    Sottolineo la tua frase “sarebbe una dedizione quasi da fanatico religioso” poiché è quello che in molte circostanze appare Stallman.

    Io penso che in tutte le cose ci voglia equilibrio ed in questo, ahimè, il buon Richard fa difetto. L’operatività per come la vedo io deve avere la precedenza su tutto, almeno fin quando lo strumento che usi è lo strumento con cui produci.

  5. Avatar RiccardoC
    RiccardoC

    sono d’accordo sull’operatività, però ritengo che in qualunque sistema ci voglia sempre la possibilità di override umano; alla fine della fiera devo essere IO a decidere cosa è ok o no con il dispositivo che ho acquistato. Poi chiaro che se nel farlo danneggio il sistema o il dispositivo stesso, devo assumermi le mie responsabilità e non lamentarmi perché non fanno l’intervento in garanzia!

    P.S.: riguardo alla operatività non faccio mistero di usare un macbook per il lavoro, ben conscio del fatto che non sia nemmeno lontanamente “fedele”. Ma fin tanto che mi permetterà di installare quello che voglio, per me è un compromesso accettabile per lavorare meglio.

  6. Avatar Raoul Scarazzini
    Raoul Scarazzini

    Quando parlavo di equilibrio mi riferivo proprio al tuo P.S. 😉

  7. Avatar RiccardoC
    RiccardoC

    eheh per uso privato sono più “talebano”

  8. Avatar Benjamin Sisko
    Benjamin Sisko

    eeee belle parole, ma in tempi di UEFI e TCP, purtroppo la vedo sempre più dura… ed il brutto è che è sempre peggio !!!.
    Mi sà che mi terrò il mio vecchio pc con motherboard bios, ancora per molto, ma molto tempo.

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