L’America attraverso la FCC abolisce le linee internet privilegiate. Un nuovo passo verso la NetNeutrality!

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La Federal Communications Commission, l’agenzia indipendente governativa statunitense che regola le decisioni in merito alle telecomunicazioni, ha preso una decisione storica in merito ad internet ed in generale alla NetNeutrality, l’uguaglianza sulla rete.

Cos’è la NetNeutrality? Ecco un video breve e molto esplicativo del New York Times:

Grazie alla campagna organizzata da OpenMedia, passata ben presto agli onori della cronaca, è stato posto all’attenzione del congresso l’argomento della NetNeutrality e l’esigenza di impedire ai grandi provider statunitensi di creare canali preferenziali relativi alla banda dei propri servizi.

Il rischio di avere corsie lente (dette appunto slow lane) non riguarda chiaramente solo l’America, infatti comporterebbe inevitabilmente rallentamenti in tutto il mondo, creando quindi un effetto dominio. Da qui la nascita del movimento, che culmina con l’annuncio e con le parole del senatore John Thune:

This is an issue that needs to have bipartisan support.

(Questo è un argomento che necessita di supporto bipartisan)

Oggi pare finalmente che le cose siano cambiate. La vittoria che viene celebrata sul sito Stoptheslowdown.net è meno banale di quanto possa sembrare. Una decisione simile presa a livello nazionale e nell’interesse dei cittadini è qualcosa che dovrebbe far riflettere i governanti di tutti i paesi liberi extra America, Italia in testa. Speriamo quindi che Renzi e compagnia riescano a leggere queste notizie, tra un tweet e l’altro.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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