La città di Monaco potrebbe ripensarci e dal 2021 tornare a Windows, rinunciando a Linux

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Nel maggio del 2014, in questo articolo, descrivevamo i dettagli del passaggio di 15.000 pc da Windows a Linux nella città di Monaco. La lunga migrazione era costata alla città diversi anni e si era completata nel 2013 con LiMux (una distribuzione Linux Ubuntu personalizzata) installato su tutti i pc.

Poco meno di tre anni dopo le cose sembrano essere decisamente cambiate. In un articolo apparso su TechRepublic lo scorso venerdì è stata riportata la notizia che vedrebbe la città tedesca votare per un ritorno a Microsoft Windows per i propri sistemi a partire dal 2021.

Ma questa inversione ad U non riguarda solo il sistema operativo:

The use of the open-source Thunderbird email client and LibreOffice suite across the council would also be phased out, in favour of using “market standard products” that offer the “highest possible compatibility” with external and internal software.

Verrà inoltre rimpiazzato l’utilizzo del client opensource Thunderbird e di LibreOffice all’interno del consiglio, in virtù di “prodotti standard nel mercato” che offrano “il più alto grado di compatibilità” con i software esterni ed interni.

Quindi una decisione a trecentosessanta gradi che riguarda in generale tutto l’ambito OpenSource applicato alla città di Monaco.

Le motivazioni ufficiali parlano di incompatibilità riscontrate dagli utenti nel corso degli anni: crash, problemi video e di stampa. Insomma, problemi che affliggono chiunque voglia utilizzare Linux partendo da un ambito totalmente Microsoft Windows.

Andando però ad indagare ulteriormente sono particolari le affermazioni di Florian Roth, leader del partito verde monegasco, il quale afferma come la decisione costerà diversi milioni di euro alla città (i benefici al tempo dell’adozione di Linux furono intorno ai diciassette milioni di euro) e che spiega questa scelta dal punto di vista politico: la corrente che aveva scelto la via OpenSource non è più di maggioranza e quanti in precedenza si erano opposti all’adozione di Linux potranno finalmente rivalersi.

A questo si aggiunge il trasferimento della sede tedesca di Microsoft proprio a Monaco lo scorso anno ed il quadro è completo.

Questa settimana dovrebbe svolgersi la votazione, staremo quindi a vedere se la città tedesca pioniera dell’OpenSource tornerà sui propri passi o meno.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

Una risposta a “La città di Monaco potrebbe ripensarci e dal 2021 tornare a Windows, rinunciando a Linux”

  1. Avatar Kim Allamandola
    Kim Allamandola

    IMVHO i motivi sono di due generi, il primo è che Monaco a differenza, ad es. della Gendarmerie francese, ha scelto di farsi una distro anziché usarne una standard (Ubuntu, nel caso della Gendarmerie) e l’immane lavoro di farsi e mantenersi una distro l’ha massacrati. Il secondo è più economico, non della città bensì probabilmente di qualche amministratore, che ha trovato “conveniente” migrare a Windows.

    In termini generici temo che troppa gente non abbia capito come funziona (ove funziona) l’opensource: funziona quando ci sono vaste community, quando vari soggetti con interessi normalmente distinti lavorano su un progetto comune. Tanti pensano che roba tipo certi DMS/ERP &c siano open solo per il fatto che la loro massa di codice è semi-pubblica, più che altro per rispettare la GPL&c del loro “core”, altri pensano che open voglia dire prendere del codice da qualche repo e farsi una distro ecc. Sino a che non si han le idee chiare difficilmente si arriverà a qualcosa di buono…

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