AMD contrattacca nella guerra dei core con Epyc

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Il mondo delle CPU concentra spesso le sue battaglie – tra Intel e AMD, unici veri attori – in pochi dati tecnici facilmente usabili per farsi pubblicità; così, finita forse la guerra dei MHz (e dei GHz), da qualche anno stiamo assistendo ad una corsa per il numero più alto di core in una CPU.
Intel, con la presentazione della linea i9 ed i sui 18 core a CPU (e 36 threads con Hyperthreading), ha mostrato un vantaggio ben difficilmente recuperabile.

Partita chiusa? Niente affatto!
Ma AMD è riuscita a rispondere in tempi brevi col lancio del suo progetto Epyc: 32 core a CPU (e 64 threads, usando una tecnologia simile a quella Intel). In realtà – tecnicamente – la CPU è composta a sua volta da 4 DIE da 8 core l’una, che comunicano tramite il link proprietario Infinity Fabric, mostrando una differenza nella filosofia architetturale molto profonda. Ma il numero di core per socket rimane davvero impressionante.

Queste CPU sono destinate al mercato server di alto livello, ovvero macchine destinate a datacenter dedicati: il mercato più specialistico e dispendioso per chi le compra, ma anche il più lucrativo per chi le produce.
Negli ultimi anni AMD non era più riuscita a fornire una vera concorrenza ad Intel in questo settore: ora siamo praticamente ad un monopolio Intel. Ma la presentazione della nuova linea dimostra la volontà di AMD di ricominciare a dar battaglia, magari tornando ai fasti del suo Opteron, grazie al quale i rapporti di forza erano invertiti.

Di sicuro, con questo lancio, la potenza di fuoco sembra impressionante, ma bisognerà aspettare le prime applicazioni reali per capire se la nuova architettura riuscirà a fornire le prestazioni attese.

Intanto, per chi volesse approfondire, suggeriamo questo articolo (in inglese) molto dettagliato. Buona lettura!

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

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