Purism Librem 5: ancora lontani dalla realizzazione

1

Di Purism vi abbiamo parlato in passato, soprattutto riguardo il notebook totalmente libero che vendono oramai da diverso tempo.

Dopo aver annunciato una campagna di finanziamento per la realizzazione di uno smartphone basato su GNU/Linux che rispettasse la privacy degli utenti, fosse il più aperto possibile e costasse una cifra ragionevole (stiamo parlando di $599 dollari americani), hanno iniziato a ricevere finanziamenti da diverse persone.

Hanno raggiunto la ragguardevole cifra di $100,000, il che non è niente male, ma sono ancora lontani dal raggiungimento dei fondi necessari a portare a termine il progetto, attestato a $1.5 milioni di dollari.

I vari livelli di finanziamento (almeno quelli più utilizzati dai finanziatori) sono i seguenti:

  • $299 per il kit di sviluppo (che contiene lo schermo, la superficie touch, la mainboard di sviluppo, cavi, alimentatore ed alcuni sensori
  • $599 per pre-ordinare effettivamente il dispositivo
  • $1399 per pre-ordinare il dispositivo insieme ad un monitor da 24 pollici
  • $1699 per pre-ordinare il dispositivo insieme ad un monitor da 30 pollici

Già, perchè una delle feature pubblicizzate è proprio una reale esperienza di convergence, ovvero la possibilità di trasformare lo smartphone in un desktop completamente funzionale collegando un monitor, una tastiera ed un mouse (nonostante questa prospettiva sia in passato già stata abbracciata e successivamente abbandonata da altri produttori).

Da specifiche, inoltre, pare che nonostante il telefono funzionerà utilizzando PureOS, possa essere rimpiazzato il sistema operativo anche con altre distribuzioni, da Debian a SUSE, passando per Fedora, ArchLinux ed Ubuntu.

Alcune informazioni veloci sul dispositivo:

  • Sarà il primo dispositivo mobile ad essere nativo per il mondo IP
  • La comunicazione tra i dispositivi Purism (anche le telefonate, per intenderci) avverrà con crittografia End-to-End
  • Saranno comunque disponibili le reti 2G/3G/4G, GSM, UMTS ed LTE
  • Possibilità di spegnimento hardware (kill switch) quali Fotocamera, Microfono, WiFi/Bluetooth ed antenne

Siamo al 6%, dunque, e nonostante il goal della campagna sia nettamente inferiore al 12 milioni richiesti da Shutterwork per il suo Ubuntu Phone, dubitiamo fortemente che si arrivi al completamento nei 56 giorni rimasti.

Peccato, lato smartphone manca veramente una reale alternativa Linux ed open ai più famosi competitor.

Vi lasciamo comunque il link alla pagina in cui potete finanziare il progetto, sia mai che ci sbagliamo di grosso!

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

Una risposta a “Purism Librem 5: ancora lontani dalla realizzazione”

  1. Avatar Kim Allamandola
    Kim Allamandola

    Io credo che tanti “startupper” siano programmatori, con poca esperienza, magari neolaureati di belle pretese che han conseguito il titolo ma non realmente compreso l’ingegneria, non mi riferisco a Puri, ma in generale.

    Fare un telefono? Hum, ok. Prendiamo cpu venduta da tizio, ram&flash vendute da caio, radio da sempronio, capsula/microfono, …. ok. Lista della spesa finita. Adesso prendiamo tutti i “mattoncini” e disegnamo il nostro lego, vale a dire la system board, la parte “stampaggio plastico” ecc. Ok. Anche questo fatto. Adesso cerchiamo un produttore. Ecco, trovato. Minimo x-mila pezzi, pagamento 30% all’ordine, il resto alla consegna. Fatto. Adesso cerchiamo i soldi, facciamo il marketing ecc.

    Si, tutto bello. E il sistema? GNU/Linux come base ok, ma la “base” cos’è? Una arch per la CPU che avete scelto? Una LFS che vi create opportunamente? Qualcos’altro? Sapete si che va mantenuta e che mantenere una distro costa una fatica IMMANE? Poi ancor peggio: dovete fare l’ambiente grafico, il semplice framebuffer non basta più oramai, dovete portarvi X/Wayland, dovete scrivervi un ambiente grafico *completo di tutti i fronzoli* tenendo tutte le dipendenze, che saran parecchie operative nel tempo con tutti i loro cambiamenti. Di più, dovete sviluppare un set di applicazioni di base abbastanza vasto da offrire un’esperienza mobile abbastanza completa e no, “webapp” in stile electron non vanno. Ah, la parte telefonica, mai comodamente documentata e dannatamente complessa, magari anche un supporto VoIP. In pratica o siete enormi o riuscite a fare una community o se arrivate da qualche parte sarà qualcosa di nato morto. Ad oggi non c’è una “base pronta” abbastanza matura. Ad oggi abbiamo troppi cambiamenti in corso. Manca un server X moderno, manca una libreria grafica completa di widgets comodi stabile e moderna con un lungo futuro, manca un framework che incorpori una vasta pletora di cose in maniera coerente, manca un desktop che unisca tutti questi. Solo dopo aver fatto tutto ciò si potrà pensare ad un altro tipo di dispositivi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *