Docker integrerà Kubernetes: verso un’unica piattaforma?

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La scena dei container raccoglie sempre più aziende e sviluppatori e, per quanto riguarda l’orchestrazione degli stessi (quindi la possibilità di gestire l’esecuzione dei container su pool di server differenti) i player in gioco son sempre stati 3:

  • Mesosphere DC/OS: una versione enterprise del progetto open source Apache Mesos
  • Swarm: la soluzione integrata in Docker, utilizzata come base per Docker EE (Enterprise Edition)
  • Kubernetes: inizialmente sviluppato internamente a Google per la gestione dei loro container, due anni fa è stato rilasciato in open source

Ad Aprile vi avevamo parlato di come l’azienda SysDig ha rilevato che Kubernetes è il chiaro vincitore della battaglia agli orchestrator di container, e questa affermazione è stata chiaramente ribadita dagli eventi successivi all’analisi.

Già, perchè se da una parte Mesosphere ha annunciato un mese fa di aver aggiunto Kubernetes come sistema di orchestrazione (andando a fornire lo stesso servizio con una base differente), altri due aziende nel settore (Pivotal Software e Cloud Foundry) hanno seguito la scia ed integrato l’orchestrator di Google come soluzione core.

Rimaneva solo Docker ad utilizzare un sistema differente (Swarm, appunto), ma questa cosa è destinata a cambiare:

The next version of Docker EE will seamlessly integrate Kubernetes into the platform, and do so in a way to provide maximum choice for the enterprise

La prossima versione di Docker EE integrerà Kubernetes nella piattaforma, e lo farà in modo da fornire la massima scelta alle aziende

Esatto, Docker EE integrerà anche Kubernetes nella piattaforma, permettendo agli utenti di scegliere quando utilizzare la soluzione nativa e quando quella di Google, come detto da David Messina, Chief Marketing Officer di Docker.

Non è previsto ancora l’abbandono di Swarm, almeno al momento, ma pare che l’azienda della balena continuerà a seguire lo sviluppo del suo orchestrator, prendendo vantaggio dall’evoluzione molto rapida dell’ecosistema Kubernetes, e sfruttando il fatto che Docker EE è stato pensato fin da subito per non essere troppo legato ad un singolo sistema di orchestration (seppur venisse fornito solo con quello proprietario di Docker).

Dave Bartoletti, un analista IT di Forrester -azienda di consulenza-, ha affermato in un’intervista a The Register che la scelta porterà Swarm e Mesos ad una loro fine:

It’s not that Swarm didn’t work. It’s not that Mesos didn’t work. I just don’t think the market needs three of them.

Non è che Swarm non funziona. Non è che Mesos non funziona. Semplicemente non credo che il mercato ne necessiti tre -di orchestrator, ndt-

Mentre tutta l’acqua sembra portare al timone di Kubernetes, la speranza è che accentrare tutto in un unica soluzione non blocchi l’esplorazione di alternative che, seppur di nicchia, si sono sempre dimostrate valide.

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.