E se fosse Linus Torvalds il collo di bottiglia per le modifiche al codice Linux?

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Questione di approccio, e quello di Linus Torvalds è sempre stato piuttosto diretto.

Nello sciagurato caso in cui una modifica non sia all’altezza degli standard, giudicata utile o più in generale inadatta al progetto Linux, il padre finlandese del pinguino non ha mai lesinato critiche. Nella maggioranza dei casi con insulti.

Non fa eccezione l’ultima discussione interna alla mailing list del Kernel nella quale viene messa sul piatto la questione hardening: rendere cioè il kernel Linux più sicuro.

Tra le considerazioni tecniche generali, Torvalds sottolinea il suo punto di vista in questo modo:

Those security people are f*cking morons.

Fottuti idioti. Così infatti il signor Linux appella le persone colpevoli, a suo dire, di essere troppo concentrate su aspetti ritenuti da lui marginali.

Questa volta però c’è un epilogo che porta a riflettere sul ruolo effettivo di Torvalds all’interno del progetto Linux. Dopo aver infatti risposto alla pacata richiesta di chiarimenti in merito alla sua presa di posizione Linus aggiunge:

The last set of user access hardening really was more painful than it might have been. […] I really wanted to get everything big merged before travel, I basically ran out of time.

Quindi, nella sostanza le modifiche precedenti relative all’hardening sono state piuttosto complicate da includere e visto che un viaggio era all’orizzonte Torvalds non ha fatto in tempo a terminare il lavoro. Aggiungendo, infine:

Sorry for the strong words.

Una scusa quindi, piuttosto inedita conoscendo il personaggio, che cerca di rimediare ai toni accesi di una discussione tutto sommato sensata, che porta peraltro una questione latente sul tavolo: il progetto Linux è totalmente nelle mani del suo creatore, che sin qui ha compiuto un lavoro eccezionale, garantendo la continua evoluzione del progetto, ma cosa succede se il “dittatore benevolo” sbaglia? O semplicemente è in ritardo? Sarà disposto il mondo enterprise ad adeguarsi? Sino ad oggi i fatti hanno dimostrato che l’assetto del progetto Linux è stabile e rodato, ma sarà sempre così?

Palla di neve o valanga? Questa vicenda è meno marginale di quello che appare, e le risposte arriveranno solamente nel lungo termine.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

2 risposte a “E se fosse Linus Torvalds il collo di bottiglia per le modifiche al codice Linux?”

  1. Avatar murphy
    murphy

    beh visto la fine che ha fatto debian dopo manco un anno dalla morte del suo creatore….lunga vita a Torvalds!

  2. Avatar Claudio
    Claudio

    Ma perché, che fine ha fatto debian?

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