Solitamente il rilascio di un nuovo Kernel prevede l’aggiunta di parecchio codice ma per la versione 4.17 pare sia arrivato il tempo di pulizie di primavera.
Arnd Bergman, sviluppatore del Kernel Linux di vecchia data, ha proposto di rimuovere il supporto per alcune vecchie (ed anche abbastanza ignote) architetture per poi procedere anche con la rimozione dei device driver relativi.
In the end, it seems that while the eight architectures are extremely different, they all suffered the same fate: There was one company in charge of an SoC line, a CPU microarchitecture and a software ecosystem, which was more costly than licensing newer off-the-shelf CPU cores from a third party (typically ARM, MIPS, or RISC-V). It seems that all the SoC product lines are still around, but have not used the custom CPU architectures for several years at this point.
Alla fine, sembra che nonostante le otto architetture siano estremamente diverse, tutte hanno subito lo stesso destino: una società si occupava della linea SoC (system-on-a-chip), cosa che risultava più costosa che affidare la produzione a terze parti (in genere ARM, MIPS o RISC-V). Sembra che tutti questi prodotti SoC siano ancora in circolazione ma che non stiano più utilizzando le architetture custom ormai da anni.
Le architetture a cui Bergman si riferisce sono:
- Blackfin
- Metag
- Tile
- MN10300
- FRV
- CRIS
- M32R
- Score
Ci sarebbero altre due architetture che potrebbero rischiare la rimozione a causa delle release GCC scadute: Unicore21 ed Hexagon. Gli sviluppatori hanno però espresso la volontà di risolvere il problema quanto prima.
Al netto di tutti questi cambiamenti, il Kernel Linux risulterà più leggero di circa 500.000 righe di codice.
Pare si scenderà di nuovo sotto le 20 milioni di righe!
Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.
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