Nonostante il largo uso dell’ambiente desktop GNOME su almeno due delle distribuzioni Linux più importanti, Fedora e Ubuntu, GNOME non è mai stato un progetto particolarmente redditizio.
Se andiamo a vedere gli introiti netti (dati dalla differenza tra il ricevuto e lo speso) di fatto negli ultimi anni gli introiti della GNOME Foundation, l’organizzazione no-profit alla base del progetto GNOME, sono andati via via assottigliandosi sempre di più:
- 2014: $174.484
- 2015: $151.019
- 2016: $77.373
Certo, il progetto tendenzialmente dovrebbe poter proseguire anche senza introiti, ma oramai è di un’estensione tale che del carburante è necessario.
E’ notizia di questi giorni, fornita dalla stessa GNOME Foundation, un donatore anonimo ha assicurato donazioni per 1 milione di dollari, che saranno emesse nei prossimi due anni.
An anonymous donor has pledged to donate up to $1,000,000 over the next two years, some of which will be matching funds. The GNOME Foundation is grateful for this donation and plans on using these funds to increase staff to streamline operations and to grow its support of the GNOME Project and the surrounding ecosystem. While the GNOME Foundation has maintained its position as a proponent of the GNOME Project, growth has been limited. With these funds, the GNOME Foundation will be able to expand and lead in the free software space.
Un donatore anonimo si è impegnato a donare fino ad $1,000,000 durante i prossimi due anni, alcuni dei quali assicureranno i fondi. La GNOME Foundation è riconoscente per questa donazione ed ha pianificato di usare questi fondi per incrementare il personale per le operazioni di gestione di aumentare il supporto al Progetto GNOME ed all’ecosistema che ci sta intorno. Mentre la GNOME Foundation ha mantenuto la sua posizione di sostenitrice del Progetto GNOME, la crescita è stata limitata. Con questi fondi la GNOME Foundation potrà espandersi ed affermarsi nel free software.
Grande entusiamo, come è ovvio che sia, della fondazione, anche se molti utenti si chiedono chi sia questo/a donatore/donatrice. Un privato? Diversi sono convinti che dietro ci sia una qualche azienda grossa, come Red Hat o Canonical che, sfruttando il progetto, ne vuole assicurare la sopravvivenza per non dover investire nello switch a qualcos’altro o nell’effort di doverlo prendere in gestione in toto.
E’ opinione di altri utenti che il non saperlo sia un bene, sia per il fatto che il beneficiario (quindi la Foundation) non deve decidere se accettare o rifiutare la donazione a seconda della sorgente della stessa, sia perchè in questo modo non si associa in alcun modo la GNOME Foundation con l’associazione/donatore che l’ha effettuata.
Voi come la vedete? Pensate che il futuro possa essere più roseo per il desktop del piedone?
Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.
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