OpenSuSe inaugura i Transactional Updates

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Per il 25 maggio  è atteso il rilascio della prossima versione stabile di openSUSE, ovvero Leap 15, ma è notizia di ieri la conferma dell’uso dei Transational Updates, già in test nella versione di sviluppo Tumbleweed (come scrivevamo qualche tempo fa). Il nuovo meccanismo sarà disponibile di default, e selezionando il nuovo ruolo “Transational Server” sarà anche attivo di default – con ogni notte aggiornamento e, se necessario, riavvio automatico.

L’obbiettivo del nuovo sistema è quello di rendere gli update dei pacchetti atomici: ogni volta che verrà richiesto un aggiornamento, tutti i pacchetti interessati saranno attivati in blocco e non singolarmente; altro obbiettivo è dare un metodo di rollback rapido ed affidabile, ovvero poter tornare esattamente allo stato pre-update (e certamente funzionante ) in caso di problemi.
openSUSE ha scelto di utilizzare delle tecnologie esterne al formato di pacchetti stesso (al contrario di Ubuntu con SNAP), basandosi sulle funzionalità di btrfs di fare ed usare snapshot del filesystem. Ricordiamo che Red Hat, di cui openSUSE rimane una derivata, non potrà adottare la stessa strategia in quanto ha annunciato l’abbandono del supporto a btrfs, e gli altri filesystem non hanno una funzionalità simili con un supporto altrettanto maturo.

Tale capacità di btrfs viene sfruttata da snapper, sviluppata da SUSE stessa proprio per comparare e gestire le snapshot (inizialmente solo per LVM, ora anche con btrfs). A sua volta snapper viene invocato da Zypper, ovvero il gestore di pacchetti di openSUSE. Questa architettura permette di avere la nuova capacità di update transazionale senza modificare i pacchetti per supportarla apposta, e quindi essere compatibile con tutti i pacchetti: futuri, passati o di terze parti.

Le considerazioni già espresse sui limiti della tecnologia rimangono valide, e in particolare il fatto che la capacità di rollback viene annullata al primo avvio “valido” della versione aggiornata; in più, la snapshot di recovery del sistema è quella prima dell’update: in caso di rollback, qualunque modifica fatta tra l’inizio degli aggiornamenti e il reboot della macchina verrà persa.

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

4 risposte a “OpenSuSe inaugura i Transactional Updates”

  1. Avatar Kim ALLAMANDOLA

    Oh, carino, con un buon decennio di ritardo SuSe riesce ad avvicinarsi, restando comunque indietro a NixOS… UAU.

  2. Avatar Ivan Guerreschi
    Ivan Guerreschi

    Tra le distro che utilizzano gli RPM come pacchetti openSUSE è la mia preferita, “amministravo” (ero l’unico che conosceva GNU/Linux) un piccolo server dove lavoravo che usava questa distribuzione e mi sono trovato bene, che ne pensi di questi Transactional updates e in generale del mondo SUSE

  3. Avatar Kim ALLAMANDOLA

    SuSe è nata come una Red Hat migliore dell’originale ed in effetti ai tempi (prima di Novell) era una versione migliore di RH e tutt’oggi ha features abbastanza uniche come autoyast, i build services ecc ma nel complesso penso abbia da tempo perso la bussola. O semplicemente è nata come una “Ubuntu” senza aver la vision di Ubuntu e sulla base “sbagliata” (RH anziché Debian)…

    Sui transitional updates beh, lo vedo come positivo ma avendo scoperto e testato NixOS le altre distro mi paiono una generazione indietro, per tutto. Con NixOS la replica di un’install è built-in nella distro, copi semplicemente /etc/nixos e nixos-install replica esattamente il sistema di partenza, ogni update è come una fresh install e puoi sempre rebootare nel vecchio persino meglio dei BE di OpenSolaris/IllumOS… Le distro basate su pkg-manager “di generazione precedente” semplicemente non possono competere per quanta “ingegnerizzazione” mettano in campo.

  4. Avatar carlo coppa
    carlo coppa

    C’è un errore nell’articolo, Tumbleweed NON è una versione di sviluppo, ma è una versione stabile rolling release, la release di sviluppo di openSUSE è Factory.
    Beh io sto utilizzando da tempo openSUSE e a mio parere è una grande distribuzione, sono felice dell’utilizzo di questa tecnologia, che in Tumbleweed sta dando ottimi risultati. Mi dispiace che questo sito non ha dedicato neanche due righe all’uscita di Leap 15, che è uno dei migliori rilasci di openSUSE. Un saluto.

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