RedHat introduce Storage One by Supermicro, Software Defined Storage accessibile a tutti

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Il problema principale nell’utilizzo del Software Defined Storage (SDS) da parte di clienti legati storicamente ad architetture classiche è il calcolo di quanto vada investito. La lista della spesa, per essere chiari. Le soluzioni storage classiche (Hitachi, Netapp e via dicendo) prevedono un pacchetto completo: hardware e software sono parte della stessa soluzione acquistata, con una spesa chiara, per quanto (tipicamente) molto alta.

Pensare di creare all’interno della propria infrastruttura un sistema SDS completo, funzionale e di facile gestione può apparire ai più un’impresa titanica: quale è il software giusto? Quale hardware è richiesto? In particolare, questo hardware, cosa deve avere per essere considerato compatibile?

Le stesse domande se le è poste Red Hat la quale, nel corso del summit che si sta svolgendo a San Francisco presenterà ufficialmente Red Hat Storage One by Supermicro, una soluzione dedicata ai clienti alla ricerca di un prodotto SDS completo di hardware certificato e collaudato e software enterprise.

Obiettivo primario è quindi quello di abbattere le barriere di accesso alle soluzioni SDS, eliminando di fatto tutti gli step di preparazione necessari: calcolo delle dimensioni necessarie, misurazione delle performance, scelta dell’hardware e configurazione del software.

In termini di specifiche tecniche la soluzione utilizza server Supermicro 2 unit con 12 bay per hard disk configurati in RAID6 (la soluzione di partenza prevede 4 macchine) con per installati Red Hat Enterprise Linux e Red Hat Gluster Storage.

Una soluzione chiavi in mano quindi, mostrata nel video presente nella pagina nel quale l’intero deploy delle quattro macchine facenti parte dello storage viene completato in meno di 30 minuti.

Che sia davvero questa la svolta per l’adozione globale di soluzioni SDS? Intanto è già possibile utilizzare il sizing tool messo a disposizione da Red Hat per capire quale tipo di ambiente si dovrebbe richiedere in base alle proprie esigenze.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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