Il codice di Eudora diventa OpenSource

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La notizia mi ha riportata direttamente nei primissimi anni 2000 quando (ogni tanto e di nascosto) riuscivo a recuperare qualche copia di $notarivistainformatica con in allegato CD con vari software e tra le costanti c’era sempre un nome: Eudora.

Eudora è stato un client di posta sviluppato da Steve Dorner presso l’Università dell’Illinois e rilasciato per la prima volta nel 1988 per Apple Mac.

Nel 1991 Qualcomm acquisì Eudora assumendo Dorner per continuarne lo sviluppo. Successivamente la società decise di svilupparne una versione per MS-DOS e successivamente per Windows, per ampliare il proprio bacino di utenza. Inizialmente utilizzato all’interno dell’azienda, venne rilasciato commercialmente 2 anni dopo, nel 1993, con due versioni disponibili: una free (quella per i poveracci come me che le trovavano sui CD delle riviste, piena zeppa di pubblicità varie) e una a pagamento. Dopo 15 anni, Qualcomm decise di ritirare dal mercato Eudora rilasciando due versioni “definitive” per Windows (7.1.0.9) e per Macintosh (6.2.4) l’11 ottobre 2006.

Una beta della versione 8.0 comparve verso la fine del 2007, rilasciata poi nel 2010 come Eudora OSE (Open Source Edition, nome assolutamente fuorviante). Inutile dire che fu un fallimento.

Oggi, dopo cinque anni di trattative con Qualcomm, il Computer History Museum ha acquisito la proprietà del codice sorgente del famoso client di posta, i suoi trademark, copyright e domini.

Il codice è stato rilasciato sotto licenza BSD con un accordo specifico per includere le librerie RogueWave (per uso non commerciale).

Il codice distribuito dal Computer History Museum è esattamente quello ceduto da Qualcomm con alcune variazioni minime:

  • Aggiunto il copyright per CHM ed il riferimento alla licenza BSD;
  • Rimozione di software di terze parti di cui non si hanno i diritti di utilizzo;
  • Rimozione delle varie “bad words” dai commenti nel codice (un vero peccato, imhowhere’s the fun??).

Giubilo dunque per gli amanti del retro-ciarpame come chi sta scrivendo, sempre ben contenti di vedere un altro pezzettino di storia dell’informatica passato all’open-source!

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.

3 risposte a “Il codice di Eudora diventa OpenSource”

  1. Avatar Kim ALLAMANDOLA

    Io mi domando una cosa: perché da decenni gli MUA sono rimasti agli anni ’90?!

    Voglio dire di MUA “validi” oggi e moderni abbiamo notmuch, in parte mu4e, mew, mutt&varianti, pine&varianti e mi pare sostanzialmente basta, ovvero software che fan egregiamente il loro lavoro ma richiedono un setup complesso, spesso vari “helper esterni” (ad es. quasi nessuno scarica da solo le mail in una maildir, quasi nessuno filtra i messaggi al suo interno ecc) ed alla fine l’utente che vuol comunicare sul serio si trova setup di qualche centinaio di righe di codici vari (elisp, script, python, lua, …) e 5/6 software diversi da gestire (es. mbsync, script per avere le mail push (imap idle) al posto del poll regolare di n anni fa, imapfilter o sieve secondo il proprio server, script per il refile, la cancellazione, nullmailer&c per l’invio, …) non ne parliamo poi se aggiungiamo cose come le PEC italiche o comunque un decente supporto a GNUPG. Poi lato server non abbiamo ancora una soluzione standard, da chi usa i namespace con tutto nell’inbox a chi ha problemi con le directory “speciali” (soliti INBOX, sent, junk ecc) a chi localizza i nomi per default, magari con nomi unicode non proprio corretti ecc.

    Il risultato di quanto sopra è che i più non usano la posta, si limitano a “usicchiarla” in qualche webmail, chi vuole usare la posta bestemmia e nel frattempo dilagano servizi limitati e limitanti che imitano in salsa un po’ più colorata i vecchi ng e le classiche ml, da Slack a Discourse passando per il recente fwdeveryone. com, le interfacce “mail-enabled” di mostri sempre guasti (Jira per far un nome ma anche le CI non sono da meno) sino alle vere e proprie piattaforme stile StackExchange, Reddit, 4Chan, YC e company.

    Ma possibile che nel mondo FOSS siam rimasti così pochi da non riuscire a tirar fuori dal cilindro una soluzione decente, abbastanza moderna come uso, abbastanza completa da non richiedere patchwork assurdi e con defaults abbastanza ragionevoli da conquistare una discreta fetta di utenti, studenti in particolare?

  2. Avatar Federico Leva
    Federico Leva

    La pagina da cui si accede al codice:
    http://www.computerhistory.org/atchm/the-eudora-email-client-source-code/

    Ci sono già alcuni archivi in giro:
    https://github.com/evilneuro/eudora-win

  3. Avatar Nicholas Edward Matavka
    Nicholas Edward Matavka

    Io e un piccolo gruppo di programmatori abbiamo deciso di far risorgere Eudora. Abbiamo dovuto cambiare il nome in “Hermes”, ma ci abbiamo lavorato per tre mesi, con buoni segnali. Ecco la pagina del progetto: https://sourceforge.net/p/hermesmail/code/ci/default/tree/

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