Fame di embedded? VoCore2, Linux nello spazio di una moneta

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Oramai siamo abituati a dispositivi di ridotta potenza e, soprattutto, ridotte dimensioni e consumi, da installarci in casa per sopperire a quelle piccole necessità quotidiane per cui un serverino (sia anche un riciclo di un vecchio pc) può sembrare eccessivo.

Da un sistema di streaming DLNA fino ad un piccolo router, con soluzioni quali il Raspberry Pi o il C.H.I.P. possiamo praticamente fare di tutto.

Alla famiglia di soluzioni si sta per aggiungere un nuovo arrivato: il VoCore2.

Delle dimensioni di poco più di una moneta (stiamo parlando di un quadrato di poco più grande di 2,5 cm di lato), ecco che questa nuova soluzione fornisce:

  • CPU MT7628AN da 580MHz
  • 128 MB di RAM DDR2
  • 16MB di storage NOR
  • WiFi integrato da ~300Mbps
  • Connettività ethernet a 100Mbps

Il tutto con un consumo di 74 mA/h e circa 12$ di spesa, sicuramente lo rende un prodotto interessante.

Ovviamente questo piccoletto esegue una versione custom di Linux, e per l’esattezza (essendo venduto come “open-sourced smart router”) una versione custom di OpenWrt/LEDE.

Come di consueto fornisce out-of-the-box la pinnatura per il GPIO, rendendolo ottimo anche come base per dispositivi IoT autocostruiti.

Il sistema verrà fornito sia in formato “semplice”, composto dal solo chip VoCore2, in soluzione “Ultimate Dock” in cui si ottiene un box poco più grande di una porta ethernet che contiene tutto il necessario per l’utilizzo del dispositivo senza alcuna conoscenza di elettronica, che in “Audio Dock”, pensato per supportare connessioni DLNA ed AirPlay.

La versione 2 è attualmente in funding su Indigogo, potete finaziarne la produzione ed ottenere come reward un VoCore2 a soli 4$.

Avete già in mente qualcosa da fargli fare?

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

Una risposta a “Fame di embedded? VoCore2, Linux nello spazio di una moneta”

  1. Avatar Kim ALLAMANDOLA

    Io avrei in mente MOLTE cose utili che l’hobbista medio e pure il system integrator potrebbero fare disponendo del “ferro giusto” con relativi accessori, peccato che il 100% delle board che ho trovato sinora non soddisfi questi requisiti. Utili per giocarci un po’, inutili per il resto.

    Banalmente cosa me ne faccio di una (w)nic del genere su un dispositivo che non ha la potenza di calcolo per usarla sul serio? Cosa me ne faccio di GPIO come hobbista se non ho un florido mercato di “accessori” belli pronti pilotabili via GPIO?

    Si parla da anni di smart-home e si continua da anni a proporre giocattoli tipo lampadine-minirouter-cloud accendibili via battito di mani o smartphones connesso al cloud del vendor. Se volessimo potremmo si scegliere un bus di campo economico e aperto e proporre cose utili tipo sensori di contatto (guardia di apertura sportelli tipo porte e finestre), sensori di movimento, temperatura, allagamento, … ad oggi l’unica linea “SOHO” seria era l’mFI di Ubiquiti e nonostante questo era comunque un costo ammasso di codice ben poco digeribile. E potrei andare avanti a lungo.

    O un vendor si decide di offrire una piattaforma modulare, dal piccolo serverino carrozzato al device ultra-low-power con una vasta pletora di accessori da sensori ad attuatori e altro pronto da usare/pilotare con loro o si resterà allo schifoso stato presente. Il raspi ha avuto successo perché offriva un micro-server gestibile (non certo un desktop economico come voleva i creatori), arduino perché offre una board programmabile con una discreta facilità ma qui si son fermati.

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