Facebook rilascia in opensource il framework PyTorch per l’intelligenza artificiale

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Facebook, abbiamo già avuto modo di dirlo, è da sempre impegnata nell’open source e -più in generale- nel movimento open. Che sia per il rilascio di software (Katran ad esempio) o per il lancio dell’Open Compute Project nel 2011, la sua partecipazione ed i suoi contributi sono sempre stati orientati verso questa ideologia.

Seguendo quest’onda in questi giorni ha rilasciato in open source il framework PyTorch 1.0, una serie di librerie Python per l’implementazione di meccanismi di intelligenza artificiale e machine learning che, con questa versione, escono ufficialmente dallo stato di beta.

Il sistema promette di permettere agli sviluppatori di spostarsi dalla fase di ricerca (in cui si “allenano” gli algoritmi per il compito che poi dovranno svolgere) alla fase di produzione (in cui questi algoritmi si vanno ad utilizzare) senza dover reimplementare nulla, utilizzando Caffe2 (un framework di deep learning molto in voga ultimamente) ed il formato ONNX (Open Neural Network Exchange), anch’esso open e già abbracciato da parecchi big (Amazon e Microsoft, giusto per citare i nomi più grandi).

E, se siete dubbiosi su quanto questo framework possa avere sbocchi nell’utilizzo reale, basti sapere che Facebook stessa già lo utilizza per processare circa sei miliardi di traduzioni al giorno.

Il fatto che sia open vuol dire che è possibile utilizzarlo immediatamente su molte delle piattaforme che forniscono potenza computazionale per questo tipo di calcoli, partendo da Amazon SageMaker, che fornisce ambienti preconfigurati per PyTorch 1.0, per arrivare a Google Cloud Platform Deep Learning VM, che adesso dispone di un’immagine già pronta con PyTorch 1.0, passando ovviamente per Azure di Microsoft, che adesso permetterà di passare dai modelli di apprendimento di PyTorch presenti localmente direttamente sull’Azure cloud.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti, e già molti stanno implementando -o hanno già a disposizione- soluzioni che abbracciano questo nuovo framework; se vi divertite a sviluppare in tal senso, potrebbe essere un buon momento per iniziare a studiare il Python.

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.