Ufficialmente si tratta di una miglioria: T2, un nuovo chip delle nuove generazioni di hardware Apple servirà a potenziare la sicurezza dei dispositivi stessi, come ad esempio il Touch ID. L’amara sorpresa però che alcuni utenti Linux hanno scoperto è che lo stesso chip, come racconta Phoronix, impedisce l’installazione di qualsiasi distribuzione.
Il motivo risiede nel fatto che il chip rende inaccessibile il disco interno rendendo inutile l’installazione.
Ci sono eccezioni? Sì, per Microsoft Windows :), ma solo se installato mediante Boot Camp. Per quanto riguarda Linux non c’è alcuna impostazione del BIOS che tenga: sia con secure boot che senza sarà comunque impossibile accedere al disco.
Lungi da noi il voler scatenare polemiche, ma appare evidente come, per quanto giustificato da un incremento della sicurezza, questa implementazione sia esattamente alla pari di quanto successo in passato con UEFI (a sua volta giustificato dall’incremento di sicurezza)… Eppure non sembra che il frastuono intorno a questa notizia sia così elevato. Magari la situazione si evolverà nel tempo e ne sentiremo delle belle, magari invece rimarrà quello che c’è oggi: silenzio.
Le ragioni? Molteplici. Ma per proporne usa su tutte: non sarà mica che la maggioranza di utenti Linux per la propria produttività desktop usa un MAC?
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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