Vero, l’amore di Microsoft per Linux e -più in generale- per l’open source non è più un mistero e, sotto la direzione di Satya Nadella, l’azienda di Redmond ha dimostrato negli ultimi 5 anni un’apertura in netto contrasto con le dichiarazioni precedenti di Ballmer.
Ed il loro sistema operativo di bandiera, al momento Windows 10, ha portato enormi novità a riguardo: da una prima apparizione di Bash su Windows, ad un server/client OpenSSH nativo, fino ad arrivare al Windows Subsystem for Linux (WSL), che ci ha permesso di vedere installazioni di Ubuntu, OpenSUSE e Fedora nel Windows store, così come una distribuzione creata appositamente per girare su Windows 10.
Quando pensavamo di averle viste tutte, ecco che esplode un ulteriore bomba: da questa estate Windows 10 verrà distribuita con un kernel Linux personalizzato ad-hoc da Microsoft per il suo WSL! A farne menzione è Jack Hammons, in un post sul blog ufficiale degli sviluppatori di Microsoft:
Beginning with Windows Insiders builds this Summer, we will include an in-house custom-built Linux kernel to underpin the newest version of the Windows Subsystem for Linux (WSL) […] The kernel itself will initially be based on version 4.19, the latest long-term stable release of Linux. The kernel will be rebased at the designation of new long-term stable releases to ensure that the WSL kernel always has the latest Linux goodness.
Iniziando dalla build di Windows Insider questa estate, includeremo un kernel Linux personalizzato internamente per sostenere la più recente versione del Windows Subsystem per Linux (WSL). Il kernel sarà inizialmente basato sulla versione 4.19, l’ultimo rilascio stabile con supporto a lungo termine. Il kernel sarà riaggiornato all’uscita delle nuove release stabili a lungo termine per assicurare che il kernel WSL abbia sempre le ultime novità Linux.
Se per gli sviluppatori questa notizia non può che portare entusiasmo, soprattutto se consideriamo che le performance dovrebbero essere nettamente superiori a quella delle altre distribuzioni adattate a WSL, questa cosa ci lascia un pò perplessi: l’avere un kernel custom creato da Microsoft potrebbe far si di sviluppare software specifico per quel kernel, con buona pace della varietà e portabilità che contraddistingue il mondo del pinguino.
E’ stato inoltre annunciato Windows Terminal, una nuova applicazione console open source che nasce con lo scopo di avere un unico punto di accesso a Cmd (la vecchia console DOS-like), PowerShell (la shell avanzata di Windows) e WSL, rendendosi di fatto trasparente sull’uso di una o l’altra tecnologia.
L’amore, lo sappiamo, è bello, ma quando diventa morboso le cose si fanno un pò complesse: avevamo davvero bisogno di questa nuova “versione” del kernel Linux? Siamo passati, come diversi lettori segnalano nei commenti, alla seconda fase dell’approccio Embrace Extend Extinguish tipica della Microsoft anni ’90, o vedete sviluppi futuri che porteranno beneficio ad entrambi i mondi?
Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.
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