In questi giorni si è tenuto il DockerCon 2019, l’annuale evento che tratta i container sotto diversi aspetti, da quello dello sviluppo a quello più sistemistico, passando anche per la parte business di questo mondo che, anno dopo anno, diventa sempre più fondamentale nel muovere i nostri sistemi.
E, come di consueto, anche quest’anno le novità presentate non si sono mancate; proprio in questi giorni è stato lanciato Docker Enterprise 3.0, attualmente in public beta; questo prodotto fornito da Docker Inc. (l’azienda alla base della balenottera blu che tutti oramai conosciamo) fornisce, oltre alle ultime innovazioni per quanto riguarda le componenti tecnologiche, anche diversi tipi di supporto, servizi professionali, ed una schedulazione di rilascio ben precisa, il che lo rende ideale per gli ambienti di produzione.
Ma cosa contiene questa nuova release? Iniziamo con la definizione data durante l’annuncio:
the only desktop-to-cloud enterprise container platform enabling organizations to build and share any application and securely run them anywhere
l’unica piattaforma enterprise di container desktop-to-cloud che permette alle aziende di creare e condividere qualsiasi applicazione ed eseguirla in sicurezza ovunque
Il tutto parte da Docker Desktop Enterprise, un nuovo tool per gli sviluppatori che promette di accelerare lo sviluppo ed il rilascio di applicazioni grazie ad una struttura a template per la creazione dei container, la gestione di “pacchetti di versione” (che permettono di replicare 1:1 le configurazioni di produzione sul portatile dello sviluppatore), e tool di automazione per la generazione di Dockerfile, file di Docker Compose e pipeline per la CI (Continuous Integration).
Una volta creato il container (o i container) che conterrà l’applicazione, si potrà far riferimento a Docker Application che, basandosi sugli standard CNAB e utilizzando template e Docker Assemble, permetterà di definire una applicazione (sia essa composta da uno o più container) come oggetto autocontenuto e facilmente utilizzabile su qualsiasi sistema con Docker a bordo.
Arriva inoltre a tutti Docker Kubernetes Service; dopo la mossa di supportare Kubernetes come orchestrator ufficiale che ha stupito tutti qualche anno fa, grazie a DKS sarà possibile uniformare gli ambienti Kubernetes tra gli sviluppatori e l’ambiente di produzione, così da poter sfruttare il famoso sistema nato da Google in tutti gli ambienti dell’azienda.
Le novità sono parecchie, se consideriamo anche un notevole passo avanti nell’automazione dell’infrastruttura Docker (con deploy ed aggiornamento di Cluster Docker trasparenti ed automatizzati) e nella sicurezza della stessa; vi lasciamo al post di annuncio ufficiale con i dettagli di questa novità.
Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.
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