Shuttleworth: ecco perché Linux su Desktop ha fallito

È un Mark Shuttleworth in gran spolvero quello che ha parlato con i ragazzi di tfir.io all’interno di un’intervista della quale vi riportiamo il video in fondo a questo articolo.

Principale focus del video l’immancabile questione desktop. Alla domanda specifica sul perché Linux abbia fallito in questo ambito le parole del fondatore di Canonical e papà di Ubuntu sono state chiarissime:

I think the bigger challenge has been that we haven’t invented anything in the Linux desktop that was like deeply, powerfully ahead of its time.

Penso che non abbiamo inventato nulla nel desktop Linux che fosse profondamente e potentemente avanti sui tempi.

Continuando come in questo senso l’approccio sia stato da sempre deleterio nel cercare di replicare (o copiare) qualcosa di già esistente piuttosto che creare qualcosa di nuovo.

Tutto questo ha portato ad una frammentazione generale fatta di fork e prodotti mezzo riusciti. La chiosa finale sull’argomento è poi particolare:

It seems the desktop Linux people want to be angry at something. We wanted to do amazing things with Unity but the community won’t let us do it, so here we are.

Sembra che gli utilizzatori del desktop Linux vogliano per forza essere arrabbiati verso qualcosa. Volevamo fare cose spettacolari con Unity, ma la community non ce lo ha lasciato fare, ed ecco dove siamo.

“Dove siamo” per inciso è l’abbandono di Unity in favore di GNOME di cui abbiamo parlato a lungo.

È palese comunque come al ragionamento del buon Mark, tutto sommato sensato, manchi il contraddittorio. Nella fattispecie: quanto Unity ha contribuito all’evoluzione del Desktop su Linux e quanto invece ha reso difficile la vita agli utenti? Le innovazioni (esiste una lista?) apportate da Unity sono state davvero così sostanziali? Sono stati gli utenti a non capire?

Forse è vero che la “community” è arrabbiata col desktop Linux, ma sembra di capire che anche il fondatore di Canonical sia arrabbiato con la community…

A voi il giudizio, discutiamone nei commenti come sempre.

Ecco il video:

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

9 risposte a “Shuttleworth: ecco perché Linux su Desktop ha fallito”

  1. Avatar francescobat

    Il problema è che nessuno lo ha voluto capire (tra gli utenti) e neanche Mark

    Shuttleworth che il problema non era ne Unity, ne Gnome Shell, ne Gnome 3 ecc. ma sono state proprio le Gtk3.

  2. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Ma chi ha mai detto che su Linux doveva per forza esplodere “il” (o “un”) Desktop ?
    Magari gli utenti “Linux” sono contenti così …

  3. Avatar Viktor Kopetki
    Viktor Kopetki

    secondo me in parte ha ragione a dire che “non hanno inventato nulla che fosse profondamente e potentemente avanti sui tempi”, ma quando perdi tempo a reinventare la ruota non è che te ne avanza poi molto per fare altro…. cmq secondo me qualcosa di innovativo c’era, ed era UbuntuOne: se avessero costruito un intero ambiente sincronizzabile tra dispositivi diversi sarebbe stato interessante, pensa la comodità di avere stesso utente, stessi dati e stesse configurazioni sul pc di casa, dell’ufficio, sul portatile, da un cliente…. era il 2009 e il cloud era ancora da venire (intendi “di massa”), ma uno scenario del genere ad oggi ancora non esiste, anche se icloud e 365 ci si stanno avvicinando

  4. Avatar amedeo lanza
    amedeo lanza

    Con Gnome 3 e Unity mi sono trovato malissimo, utilizzo xfce che sarà anche più spartano ma è più adeguato alle mie esigenze di sviluppatore.

  5. Avatar Paolo Redaelli
    Paolo Redaelli

    In che senso le Gtk3 sono il problema?

  6. Avatar francescobat

    Nel senso che le gtk3 hanno voluto semplificare la vita agli utenti inesperti, mentre gli utenti più avanzati sono stati pesantemente penalizzati. Disabilitate una marea di funzioni disponibili su gtk2 semplicemente per semplificare le cose, salvare tutto in un file binario inaccessibile a tutti (prima bastava editare il gtkrc con un editor di testo qualunque) e viene fornito con un orrido dconf editor che assomiglia al regedit dio windows; file manager che sono più una barzelletta che dei file manager in confronto al vecchio nautilus perduto di gtk2 che mi ricordo che potevi fare qualunque cosa li con funzioni avanzatissime tutte ormai un ricordo lontano, e tanto, tanto, tanto altro in più che non posso dilungarmi in piccola rispostina come questa. Io infatti mai ora uso e mai userò un desktop in gtk3.

  7. Avatar michele
    michele

    Uinty 8 doveva essere in QT, quindi il problema gtk3 è un falso problema.

  8. Avatar francescobat

    Si ma qui si parla di consensi e lo staff si è scoraggiato specie se tutti lo hanno attaccato a priori senza capirne la causa. Infatti c’è gente che passa da un desktop gtk3 all’altro lamentandosi sempre perchè non riescono a capire il motivo del disagio 🙂

  9. Avatar frank700
    frank700

    Forse non si ricorda come era Unity agli inizi. È ovvio che preferivano Gnome3, era su tutti i fronti migliore. Erano loro che avevano reinventato la ruota, una ruota zoppa e senza nessuna novità. Io credo che, con quello che ho visto negli ultimi anni, a quasi nessuno interessa più avere un desktop fantascientifico (chiedete pure a quelli di Kde), ma desiderano qualcosa di semplice, funzionale e soprattutto senza bug che compaiono dal nulla da un giorno all’altro. Sarà un caso che Xfce è molto diffuso, e che Lxqt lo segue a ruota?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *