MAlt: il progetto CERN che cerca alternative OpenSource ai prodotti Microsoft

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È un periodo informaticamente caldo quello che sta passando il CERN (Centro Europeo Ricerca Nucleare). Dopo aver infatti annunciato la rinuncia dello sviluppo della distribuzione Scientific Linux, che venne creata sulla base delle esigenze computazionali del centro, la discussione è quindi virata sul costo delle licenze Microsoft.

Denominato MAlt, che sta a significare Microsoft Alternatives, il progetto vuole esaminare l’esistenza di alternative open-source ai prodotti Microsoft (come ad esempio Skype for Business).

Il tweet di Iban Eguia, sviluppatore software al CERN, non potrebbe essere più eloquente:

Si scopre così che questo progetto è in corso da più di un anno, si professa ambizioso ed un’opportunità unica per la casa dell’acceleratore di particelle più famoso al mondo per contribuire in maniera ancor più fondamentale alla diffusione del software libero.

Tutto questo si tradurrà in un’alternativa open-source a Skype4Business creata in seno al CERN? Ad una contribuzione più attiva a CentOS, ora che Scientific Linux non verrà più mantenuta? Entrambe le cose? Altro?

Poco cambia: quello che è chiaro è che in termini di software libero questa è sicuramente una gran bella notizia.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

2 risposte a “MAlt: il progetto CERN che cerca alternative OpenSource ai prodotti Microsoft”

  1. Avatar Viktor Kopetki
    Viktor Kopetki

    ci sono un sacco di realtà che usano s4b, che è uno scandalo di sw anche se ultimamente è migliorato, e si sente seriamente la mancanza di una alternativa valida.

  2. Avatar Alberto Locati
    Alberto Locati

    Public money => Public code! Tutto quello che viene sviluppato da enti pubblici, pagati dal contribuente, dovrebbe essere licenziato come software libero. Per questo l’ampliarsi dell’ecosistema alternativo non solo a Microsoft, che comunque una posizione dominante ce l’ha eccome, è benvenuto. Altra storia è quella poi di non lasciar morire questi progetti; certamente il CERN, che non mi sembra una istituzione effimera, è un buon candidato per assicurare anche i futuri aggiornamenti.

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