Google rimuove dal PlayStore l’app OpenSource WireGuard a causa di un link che chiedeva donazioni

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WireGuard è un’applicazione open-source che permette di gestire VPN di cui abbiamo parlato in passato per via del suo processo di inclusione diretta nel Kernel Linux. È disponibile, tra le altre cose, nel play store di Google, gli utenti Android infatti possono scaricarla gratuitamente.

Purtroppo è più corretto scrivere che gli utenti Android potevano scaricarla dal play store, non c’è più alcuna traccia della stessa ed è ad oggi impossibile per un utente installarla. Già perché, come riporta Phoronix, l’applicazione è stata rimossa da Google per via del link alle donazioni in esso contenute.

Tale link punta ad un indirizzo esterno e questo contravviene alla payments policy di Big G, la quale vuole che tutti i pagamenti delle app passino dallo shop stesso.

Come riporta Jason Donenfeld, principale sviluppatore del programma, anche l’appello fatto a Google sulla vicenda, giustificando la presenza del link con il fatto che WireGuard è un prodotto open-source che si regge unicamente sulle donazioni degli utenti, è caduto nel vuoto.

Al momento, dopo che il link alle donazioni è stato rimosso, si è quindi in attesa che l’applicazione venga inclusa di nuovo nello store.

Seguiremo la questione da vicino, ma le domande sono d’obbligo: la policy di Google è chiara, c’è stata una violazione, ma quanto di tutto questo si può applicare al software open-source? Rigore di questo tipo è sempre giustificato? Oppure se le regole ci sono è semplicemente giusto rispettarle?

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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4 risposte a “Google rimuove dal PlayStore l’app OpenSource WireGuard a causa di un link che chiedeva donazioni”

  1. Avatar Alberto Locati
    Alberto Locati

    Dura Lex sed Lex. Se vuoi essere nel play store devi stare alle regole della casa. Penso che WireGuard paghi da innocente una precauzione voluta per contrastare le frodi (e sappiamo bene che mondo di squali c’è là fuori!) e per permettere a Big G di incassare una percentuale sugli incassi delle APP (questo non lo so per certo ma lo immagino).
    Forse trattando con google e verificata la natura open source del progetto si poteva arrivare a un compromesso del tipo: “Tutte le donazioni che farete sul play store saranno trasferite integralmente (sottolineato) a WireGuard”. Affaire à suivre…

  2. Avatar amedeo lanza
    amedeo lanza

    Chi è interessato può sempre scaricarlo da FDroid.

  3. Avatar amedeo lanza
    amedeo lanza

    la seconda che hai detto…
    BigG vuole riscuotere il balzello e temo che non ci sia proprio spazio per trattare.

  4. Avatar Marco Bonfiglio
    Marco Bonfiglio

    Già stamani era online la versione riveduta e corretta. A chi lo aveva già installatto (come me) si è aggiornata automaticamente.
    Facile, pochi disagi per gli utenti. Ma il problema, in realtà, rimane: le policy di Google.

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