Saturday’s Talks: la Cina inaugura il riconoscimento facciale di massa

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Apprendiamo da un articolo di MIT Technology review che, per una legge promulgata a settembre, tutti i clienti che compreranno una SIM o un cellulare in Cina dovranno far registrare la loro faccia.

L’intento dichiarato è quello di limitare i falsi account sui social. Infatti, sebbene quelli occidentali (Facebook, Twitter, Instagra…) siano vietati, esiste tutta una galassia di piattaforme locali, flagellate anche loro dai falsi account.

Se l’intenzione potrebbe anche essere condivisibile, il contesto cinese rende questa manovra alquanto sospetta: il fatto che la censura sia reale e la libertà di pensiero e parola solo un miraggio portano a creare account non identificabili come strumenti di denuncia. Più di una protezione da falsi account, quindi, si tratta di una schedazione di massa, vera e propria. Cosa già sfruttata, con l’uso di una intelligenza artificiale apposita, per identificare -e vessare- una minoranza etnica musulmana.

Il problema è già grave, ma potremmo aggiungere un altro elemento preoccupante: la Cina potrebbe non essere l’unica, rendendo solo una questione di tempo che una pratica del genere venga proposta in Occidente.

A noi è venuto subito in mente l’identificazione diffusa via iride di Minority Report…

L’uso di uno strumento identificativo di massa è sicuramente un grande vantaggio per gli inquirenti, se usato in indagini legittime, mentre diventa un problema se usato da governi oppressivi. Proprio perché, uno strumento, è neutro: utile o dannoso a seconda di come si usa.
E qui parliamo di governi, ma il discorso potrebbe essere esteso alle multinazionali ed ai loro interessi (quanti usano il riconoscimento facciale degli Iphone?).

Ecco quindi la domanda: quando la sicurezza diventa sorveglianza? Deve esistere un limite? Quale?

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

Una risposta a “Saturday’s Talks: la Cina inaugura il riconoscimento facciale di massa”

  1. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Beh.Almeno te lo dicono chiaro e tondo in faccia 😀

    Altri paesi ormai te la fanno sotto al naso e ti pigliano pure in giro con la questione della privacy e menate varie 😀
    Ormai siamo già schedati dalla testa ai piedi H24 365/365

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