Le chiavi per battere il Corona Virus sono nel cloud e nell’OpenSource

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L’onda lunga del Corona Virus si sta abbattendo sulla nostra quotidianità. Guardandosi intorno, è inutile negarlo, i segnali che balzano all’occhio in questi giorni sono molteplici, il Mobile World Congress che doveva svolgersi a Barcellona è stato annullato, la produzione di Helios64, il NAS open-source dalle enormi speranze, subirà imprevedibili rallentamenti, poi Tesla, Apple ed altre compagnie IT stanno tutte cercando di predisporsi all’impatto che quest’infezione sta portando alle varie supply-chain.

L’imprevedibilità del momento non consente al momento di fare previsioni di sorta in merito a quando tutto tornerà alla normalità pertanto, per quanto sia una frase fatta, conviene ricordare che le situazioni di crisi sono anche delle grosse opportunità per evolversi.

In questo senso l’open-source ed il cloud compting sono dall’inizio strumenti mediante i quali i ricercatori di tutto il mondo stanno combattendo questa importante battaglia. Lo racconta molto bene Kate Wang in questo articolo.

Ci sono aziende come Bluedot che sono riuscite, mediante l’utilizzo dei big data in ambito medico, a predire cosa stava accadendo già il 5 di gennaio.

Il Center for Systems Science and Engineering (CSSE) ospita una mappa realtime che mostra quante persone sono state infettate, quante sono morte e quante ristabilite. Questo il dato di poco fa:

Poi ci sono i ricercatori della Deargen and Dankook University che hanno elaborato un modello predittivo di intelligenza artificiale volto a suggerire quali potrebbero essere i migliori farmaci per il trattamento della malattia.

E non è finita qui. Immunity Bio, un’azienda che effettua test molecolari, avendo chiaramente necessità di processare un’enorme quantità di dati utilizza Ceph per le elaborazioni dei test genetici, dove è all’ordine del giorno la gestione di milioni di file da analizzare, confrontare e registrare. Tanto per intenderci, Ceph è stata anche la scelta del Cern, sede dell’acceleratore di particelle più famoso nel mondo.

Concludendo, nessuno sa quando questa fase della storia dell’umanità finirà, ma una cosa è certa: le forze (informatiche) messe in campo per sconfiggere il Corona Virus stanno combattendo valorosamente.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

2 risposte a “Le chiavi per battere il Corona Virus sono nel cloud e nell’OpenSource”

  1. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Ci sono anche progetti di calcolo distribuito (BOINC) che si stanno organizzando a tale scopo
    (rosetta@home)
    https://boinc.bakerlab.org/rosetta/forum_thread.php?id=13510&postid=91696

    https://www.ssgcid.org/

    Speriamo anche nel coinvolgimento di altri progetti, quali WorldCommunityGrid , sponsorizzato da IBM.

    L’unione fà la forza.

  2. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Ci sono anche progetti di calcolo distribuito (BOINC) che si stanno organizzando per questo :

    Rosetta@home : h t t p s : / / boinc.bakerlab.org/rosetta/forum_thread.php?id=13510&postid=91696

    h t t p s : / / http://www.ssgcid.org/

    Spero anche nel coinvolgimento di WorldCommunityGrid , sponsorizzato da IBM

    L’unione fa la forza !

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