Abby Kearns è il nuovo CTO di Puppet

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Le porte dell’ headquarter di Puppet, a Portland, si sono spalancate per Abby Kearns: con un post sul blog ufficiale dell’azienda tra uno dei pionieri della filosofia DevOps, è stato annunciato l’ingresso della Kearns come nuovo Chief Technical Officer: lavorerà in coppia con Deepak Giridharagopal, già CTO, ora concentrato maggiormente sul piano di ricerca e sviluppo.

Abby Kearns ha da poco lasciato la posizione di direttore esecutivo della Cloud Foundry Foundation, il progetto nato per sviluppare in ottica open source lo strumento PaaS (platform-as-a-service) Cloud Foundry nato da una costola di VMWare nel lontano 2009.

Con queste parole, il CEO Yvonne Wassenaar le dà il benvenuto:

At Puppet, under Abby’s leadership, we will continue to grow and evolve our product portfolio to deliver on the promise of full-stack automation in a hybrid world.

Qui in Puppet, con Abby alla guida, continueremo a crescere e ad espandere il nostro portafolgio prodotti per mantenere la promessa di creare uno strumento per l’automazione a tutto tondo per le infrastrutture “ibride”.

In un’intervista a TechCrunch, la Kearns ha dichiarato quale sarà la prima sfida da affrontare nella sua nuova posizione:

Puppet had great technology and really drove the early DevOps movement, but they kind of fell off the face of the map. Nobody thought of them as anything other than config management, and so I was like, well, you know, problem number one: fix that perception problem

Puppet è stata foriera di un grande balzo tecnologico e davvero ha indicato la via nel movimento DevOps, ma è in qualche modo riuscita a sparire dal radar. Nessuno pensa a Puppet come qualcosa oltre ad uno strumento di config management, e mi sono detta, “Bene, problema numero uno: risolvere questo problema di percezione”

Rimodernare il brand di Puppet potrebbe non essere l’unico problema dell’azienda, che all’inizio della pandemia di COVID-19 ha licenziato il 10% dei suoi dipendenti per meglio prepararsi alla difficoltà economica che molto probabilmente colpirà gli Stati Uniti nei prossimi mesi.

Amministratore di sistema “umile ma onesto”. Inciampato in Linux per caso, è stato l’inizio di una storia d’amore bellissima.