Qual’è il miglior desktop environment per Linux secondo la rivista Linux Format?

19

La rivista di lungo corso Linux Format ha presentato una dettagliatissima analisi dei desktop environment disponibili oggi per Linux, stilando una classifica dopo aver assegnato un punteggio per ciascuna delle specifiche categorie definite.

L’articolo è rimbalzato nella sua interezza sul sito Tom’s Hardware e permette di buttare l’occhio ai risultati, spendendo qualche momento per riflettere.

Prima di tutto, i partecipanti:

  • KDE
  • Gnome
  • Cinnamon
  • Regolith
  • Awesome

Poi le categorie:

  • Installation
  • Applications
  • User Experience
  • Documentation
  • Performance
  • Extensions
  • Configurability

la lista è perfettamente coerente, e leggendo nel dettaglio le varie analisi c’è la chiara impressione di come il confronto non sia stato di parte.

Ecco i risultati:

RoundAwesomeCinnamonGNOMEKDERegolith
Installation79778
Applications68887
User Experience79998
Documentation77986
Performance97558
Extensions48896
Configurability48896
Overall Score6.387.77.97

Pertanto il vincitore decretato è Cinnamon, seguito al secondo posto da KDE. GNOME, adottato di recente come default da Ubuntu, è solamente terzo.

Le classifiche, si sa, nascono proprio per essere discusse. Ecco quindi alcune riflessioni sparse:

Un dato che si rivela pesante nella top 3, è l’installazione. Da quando Cinnamon si è totalmente staccato da GNOME nella distribuzione dei pacchetti è sostanzialmente un ecosistema a sé stante, cosa che non si può dire di KDE o GNOME.

Al netto poi di disponibilità di applicazioni ed esperienza utente che sono pari per i top 3, la voce documentazione sembra direttamente dipendente dall’età del progetto. GNOME che esiste “dall’inizio” ha una documentazione evidentemente più completa (nella quale comunque ancora non è chiaro come cambiare l’immagine allo sfondo della schermata di login 🙂 ).

Sono le performance a far la differenza: Cinnamon la fa da padrone per le top 3 e sinceramente non mi sento di smentire il risultato. Mentre sull’ambito estensioni, ma qui è una questione di gusto personale, mi chiedo come sia possibile necessitare di “estensioni” per avere un’esperienza di utilizzo ottimale in desktop environment venduti come “completi”. L’estensione, per definizione, estende l’impiego base. Anche in questo caso come sia possibile mettere alla pari GNOME e Cinnamon, quando comunque non è possibile gestire le estensioni in GNOME, a meno di installare il programma GNOME Tweak Tool. Ma in questo caso il criterio utilizzato è quanto sia facile scrivere estensioni e quindi quante estensioni siano disponibili. Ah, se ve lo state chiedendo: no, non esiste un’estensione GNOME per cambiare immagine allo sfondo della schermata di login 🙂 .

Come sia stato possibile infine assegnare lo stesso valore di 8 (quindi un’alta configurabilità) ad entrambe Cinnamon e Gnome quando utilizzando il secondo è impossibile modificare mediante le impostazioni di sistema installare icone differenti, uno screensaver o, chiaro, l’immagine della schermata di login (ne abbiamo parlato qui) 🙂 .

Se ve lo state chiedendo, in Cinnamon così come in KDE, è questione di pochi clic.

Ed eccoci alla riflessione finale: tutto sommato, pur non ritenendo adeguati alcuni confronti che hanno avvantaggiato GNOME sugli altri, il fatto che comunque quest’ultimo sia finito al terzo posto accresce ancora di più il rammarico verso un ambiente pieno di promesse, tutte puntualmente deluse.

Magari quando arriverà l’onda lunga delle contribuzioni apportate da Ubuntu le cose cambieranno, ma allo stato attuale delle cose la tristezza rimane parecchia.

Prima di concludere però, scommetto ve lo state domandando da quando avete letto la lista dei partecipanti: cosa sono Awesome e Regolith? A voi il piacere della scoperta! 🙂

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.