Il software di Amazon per il social distancing sarà OpenSource

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Tramite un post su suo blog, Amazon ha annunciato un ambizioso progetto sviluppato per fronteggiare l’emergenza COVID-19: Distance Assistant.

Si tratta di una soluzione che fa utilizzo dell’intelligenza artificiale per aiutare a mettere meglio in pratica le politiche di distanziamento sociale, nella sede di Amazon.

Il nuovo strumento consente ai dipendenti di ottenere un feedback visivo immediato attraverso dei monitor da 50 pollici che mostrano cerchi verdi intorno alle persone quando la distanza è rispettata. Diversamente, se ci si avvicina troppo ai colleghi, i cerchi diventano rossi.

I dispositivi utilizzano il machine learning per distinguere le persone dall’ambiente circostante insieme a sensori di profondità per misurare la distanza tra i lavoratori.

L’idea di Distance Assistance è nata dopo diversi sforzi per cercare di monitorare le zone di maggior passaggio e trovare modi efficaci per far rispettare quanto più possibile la distanza tra i dipendenti.

Al momento questa tecnologia è utilizzata solo in alcuni dei suoi edifici ma l’idea è quella di espanderla il più possibile, con il benestare dei dipendenti che trovano la soluzione “di valore”.

La cosa interessante? Finita questa fase “beta” nei propri complessi, Amazon vuole rilasciare sotto licenza open-source questa soluzione, per contribuire al miglioramento delle tecnologie per il distanziamento sociale.

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.